Cura e riabilitazione dei disturbi del pavimento pelvico, vecchi problemi nuove soluzioni

19/05/2016

Intervista alla Dott.ssa Maria Rosa Mannuppelli


Con l’intervista su questo argomento di scottante attualità diamo il benvenuto alla Dottoressa Maria Rosa Manuppelli, fisioterapista specializzata nella riabilitazione del pavimento pelvico.
 
D. “Dottoressa,  le saremmo grati  se volesse dare qualche informazione sul pavimento pelvico e sulle sue funzioni in condizioni normali.”
 
R. “Cercherò di essere sintetica, il pavimento pelvico è una struttura complessa, costituita da muscoli, tendini, legamenti e tanto altro collegata col bacino e deputata, oltre al sostegno e sospensione degli organi pelvici (vescica, uretra, vagina e retto) anche al mantenimento della continenza urinaria, anorettale e sessuale;
Per  essere più chiara dirò che questa zona quando non presenta problemi può essere paragonata a un vigile che  dirige  la minzione, la defecazione ed anche la sessualità.”
 
D. “Grazie per questa risposta, adesso le chiediamo cosa succede quando, per una causa qualsiasi  il suo normale funzionamento  viene ad essere indebolito.”
 
R. “Premesso che per ragioni culturali ed anche  di riservatezza  si tende a tenere nascosti questo tipo di disturbi, l’alterata funzionalità del pavimento pelvico porta, a incontinenza urinaria, prolassi vaginali e rettali, stipsi, emorroidi, prolassi rettali.”
 
D. “Ci elenchi le possibili cause di questo malfunzionamento.”
 
R. “In estrema sintesi le elenco le possibili cause:
  • Stili di vita scorretti (alimentazione ricca di grassi e povera di fibre, sedentarietà, ,sforzi fisici eccessivi, postura sbagliata)
  • Interventi chirurgici che interessano  gli organi situati in questa zona (prostata, vescica, utero, colon-retto)
  • Gravidanza  e post parto
  • Problemi ormonali in  menopausa.”
 
D. “In cosa consiste la terapia?”
 
R. “Premesso che il fisioterapista riabilitatore deve lavorare in squadra con i professionisti del settore (urologi, andrologi,  ginecologi, ostetrici, colon proctologi),  prima di iniziare si procede ad un’accurata anamnesi,   una volta appurate le cause si inizia il percorso riabilitativo vero e proprio che consiste  in sedute di fisioterapia che è costituita da sedute  di fisiokinesiterapia, elettrostimolazione, funzionale e biofeedback.
 Non mi pare il caso di entrare nei particolari di queste metodiche  dico solo che non sono dolorose, o invasive e  che in base ai nostri dati statistici i risultati sono molto buoni e, soprattutto se la riabilitazione inizia quando compaiono i primi sintomi, in molti casi si può tornare alla normalità.”
 
D. “Le siamo grati per il suo modo sintetico di procedere e le chiediamo  quanto dura il tempo della riabilitazione ed il numero di sedute necessarie.”
 
R. “Il numero di sedute varia dalle 10 alle 15 a seconda del tipo di malattia,  la durata è di circa un’ora e la cadenza settimanale; negli intervalli tra una seduta e l’altra vengono consigliati esercizi di mantenimento che possono essere effettuati a casa.”
 
 
D. “Grazie Dottoressa Manuppelli, per questa esauriente intervista siamo sicuri che la sua opera sarà apprezzata e la direzione sanitaria è orgogliosa di poter avvalersi della sua qualificata collaborazione.”


Intervista a cura del Dott. Fernando Santucci