PIU' DELLA MALATTIA CONTA IL MALATO

22/01/2009

Tradizione e innovazione nell'ascolto del paziente

Il Poliambulatorio Valturio è uno dei primi della nostra città, per data di creazione e bacino d'utenza. Abbiamo chiesto al suo fondatore e direttore, il dott. Ferdinando Santucci, di presentare questa importante realtà, che racconteremo in dettaglio nei prossimi numeri.

Dott. Santucci, come è nato il Poliambulatorio?

 

 

Il Poliambulatorio Valturio nasce nel 1991. Ero cardiologo a Villa Assunta - sono stato tra i primi ad occuparmi di cardiologia a Rimini - ma sentivo la necessità di creare qualcosa di nuovo, più in linea con le necessità dei tempi.

 

 

Avvertivo che la medicina con cui avevo cominciato stava per essere superata: l'avvento di tecnologie sempre nuove imponeva nuove soluzioni, con diagnosi basate su una strumentazione più completa. Il corso della mia vita può essere diviso in cicli successivi, sempre alla ricerca di nuovi e migliori orientamenti professionali. Così ho lasciato Villa Assunta e ho iniziato questa attività, nel solco dell'impegno precedente.

Qual è la filosofia del Poliambulatorio?

 

 

E' la mia stessa filosofia di vita: dare nuovi strumenti alla diagnostica, mantenendo un approccio "umanistico" alla medicina. Come artefice del Poliambulatorio ho cercato dei collaboratori che avessero le mie stesse idee: la cura del malato e non della malattia come priorità, vedere "il malato dentro la malattia", senza cedere nei limiti del possibile a logiche commerciali. La struttura con gradualità ha visto aumentare le specializzazioni e gli strumenti diagnostici. Oggi sono presenti circa 50 medici, 31 specialistiche, e da circa due anni, per completare l'iter diagnostico, abbiamo un punto per i prelievi per le analisi chimico-cliniche. Da noi passano un centinaio di utenti al giorno.

E la pratica?

 

 

E' nostra attenzione avere attrezzature di ultima generazione per la diagnostica strumentale e uno staff di medici di ottima qualità professionale: all'interno del Poliambulatorio, in intramoenia allargata, visitano molti medici dell'Ospedale. Facciamo orario continuato e cerchiamo di effettuare le prestazioni in tempi rapidi grazie alla flessibilità della struttura privata.

 

 

Le specialità di punta ad oggi sono la Cardiologia, la Dermatologia col prof. Arcangeli, l'Oculistica con i dottori Cappuccini e Fantaguzzi, la Reumatologia, col prof. Corvetta, la Diabetologia col prof. Parenti, l'Ortopedia con i dottori Lucchetti e Lucidi. Abbiamo  rinnovato gli apparecchi diagnostici e siamo in grado di effettuare test cardiologici di primo e secondo livello, ecografie internistiche, muscolari e tendinee; per lo studio delle malformazioni fetali e per le ecografie ginecologiche utilizziamo un apparecchio 4D di ultima generazione. Inoltre per lo studio dell'osteoporosi effettuiamo la Densitometria ossea total-body con "Lunar Prestige".

Perchè rivolgersi al Poliambulatorio?

 

 

Noi cerchiamo di integrare l'innovazione costante con l'attenzione alla persona, che non si esaurisce con la prestazione: sul nostro nuovo sito web ci sono sezioni interattive, consigli e specialisti che rispondono alle domande dei pazienti.

 

 

Poliambulatorio Valturio, viale Valturio 20/A Rimini - Tel. 0541 785566 www.poliambulatoriovalturio.itinfo@poliambulatoriovalturio.it

 

 


La prevenzione parte da lontano

 

Check up di primo livello

 

Anno nuovo, nuova attenzione per la nostra salute 

 

 

Lo star bene comincia da stili di vita corretti, e da un check up completo. Presso il Poliambulatorio Valturio le visite sono condotte dal dott. Santucci, che con la sua provata esperienza ci spiega una buona pratica che dovrebbe diventare un'abitudine. A tutto vantaggio della nostra salute e delle nostre tasche.

Dott. Santucci, cos'è un check up di primo livello?

 

 

E' un'indagine di tipo preventivo, rivolta a persone apparentemente sane, con l'obiettivo di valutare stato e funzionalità dei diversi organi. L'approccio del check up è insieme clinico e anamnestico, ricostruisce cioè la storia clinica del paziente, con riguardo alla storia personale e familiare, e soprattutto valuta la correttezza degli stili di vita, dall'alimentazione all'attività fisica, al peso corporeo.

Come si svolge?

 

 

Il check up si avvale di una indagine clinica completa, attraverso una serie di esami del sangue e delle urine e un elettrocardiogramma seguito da una accurata visita clinica. Se tutto va bene il medico cerca di migliorare i comportamenti del paziente a scopo preventivo, se si riscontrano patologie si propone un check up di secondo livello mirato. L'indagine clinica preventiva è importantissima, perché consente di non sprecare denaro e tempo inutilmente in accertamenti superflui. Dopo un accurato check up il medico può indicare se e quali accertamenti fare. O invitare a stare tranquilli, e a programmare un altro check up dopo un paio d'anni.

E quello di secondo livello?

 

 

Se si rende necessario, è l'ulteriore indagine mirata che si effettua presso il Poliambulatorio, in cui la clinica viene ad essere integrata dalla strumentazione diagnostica e dagli specialisti che trattano le patologie riscontrate.

Quali sono le fasce d'età per i check up?

 

 

A meno che non ci siano malattie evidenti, il check up di primo livello andrebbe fatto quando le cellule iniziano ad ossidarsi e cominciano ad apparire i primi sintomi delle malattie, e i comportamenti sbagliati possono accelerare l'invecchiamento. Dai 40 ai 50 anni può bastare un check up ogni cinque anni, dai 50 ai 60 ogni tre, dopo i 60 la cadenza diventa biennale. Ci sono poi determinati esami, come quelli per la prevenzione dei tumori, che hanno una scadenza diversa, che il medico può indicare.

Bisogna diventare protagonisti della propria salute?

 

 

E' così. La malattia non è l'inizio, ma la fine di un percorso intrapreso tempo prima. La mia grande amarezza è aver visto morire molte persone stupidamente. Morire si deve, ma non giocarsi la vita con comportamenti sbagliati e superficiali, bisogna essere consapevoli di quello cui si va incontro. Occorre usare il libero arbitrio, non la cultura del vietare ma della consapevolezza dei rischi. La prevenzione è un praticare, un "modulare" comportamenti corretti che devono diventare stili di vita lucidi, consapevoli. E' importante non farsi sconti, è importante, specie nel difficile contesto socioeconomico odierno, fare regolarmente dei check up, che possono offrire indicazioni per accertamenti "mirati" alle patologie. Altrimenti c'è uno spreco di risorse e non si centra il bersaglio.