LA SCOLIOSI DELL' ADOLESCENTE

15/01/2014

Intervista effettuata dal Dott. Fernando Santucci al Dott. Konstantinos Martikos



Riprendono le nostre interviste col dott. Konstantinos Martikos, ortopedico, che attualmente fa parte dell’ equipe guidata dalla Dott.ssa Tiziana Greggi presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna



Il tema della conversazione odierna riguarda la SCOLIOSI DELL’ ADOLESCENTE




D. “Dottor Martikos, sappiamo che la diagnosi e cura della scoliosi (soprattutto quella dell’adolescente) è un argomento che le sta molto a cuore, ed a cui dedica molta parte della sua attività, vorremmo, quindi, che ci spiegasse cos’è una scoliosi”.


R. Per quanto sia difficile risponderle in maniera sintetica e comprensibile, per scoliosi intendiamo una deviazione laterale della colonna che, causa anche la rotazione dei corpi vertebrali, perde la sua morfologia rettilinea e si incurva, la deviazione si manifesta tipicamente nei giovani nel corso del passaggio tra infanzia ed adolescenza, vale a dire dopo i 10 anni.


D. “Da quello che lei ci ha detto, il problema interessa soggetti in giovane età ed allora le chiediamo cosa si può fare per riconoscerla e quali sono i sintomi che ci possono metterci in allarme”.


R. All’ inizio, anche per l’assenza di sintomi, riconoscerla è abbastanza difficile, ci sono però degli indizi che possono mettere in allarme, fra questi ricordiamo:
• Asimmetria delle spalle e delle scapole che possono essere sfalsate in altezza (una più alta dell’altra)
• Sbilanciamento del tronco e dei fianchi
• Sono, comunque particolarmente importanti quelle che insorgono nel picco dell’età adolescenziale, vale a dire in quel periodo in cui il corpo si allunga
• E’ da ricordare che l’attività fisica può essere effettuata regolarmente, però non è di nessuna utilità per la cura



D. “Come si fa la diagnosi , ed una volta documentata la presenza di scoliosi come ci si muove da un punto di vista terapeutico?”


R. Tre sono le opzioni ed ognuna di esse è legata all’ entità della scoliosi stessa:
• Il monitoraggio continuo con visite periodiche e radiografie di routine
• Il busto ortopedico
• L’intervento chirurgico


D. “Sia più esauriente.”


R. Una volta effettuata la diagnosi con un esame clinico ed una radiografia della colonna si segue l’evoluzione del processo, e nel caso sia necessario, il busto serve per evitare che la scoliosi peggiori, purtroppo quando la scoliosi ha preso forma, il busto serve solo a ritardare il processo, ma non cura la scoliosi.


D. “Sino a che età è necessario portare il busto?”


R. Nel caso in cui con il monitoraggio si manifestino segnali confortanti, lo stesso va mantenuto fino al completamento della crescita, in caso contrario, bisogna passare all’ intervento chirurgico, ed in questo caso il busto va mantenuto fino all’intervento.


D. “Ci spighi in cosa consiste l’intervento e se lo stesso può avere delle complicazioni”.


R. Con l’intervento utilizziamo degli impianti (viti e barre) sul tratto di colonna da raddrizzare e fatto questo, posizioniamo degli impianti ossei per mantenere i risultati nel tempo, per quello che riguarda le complicazioni, il pericolo vero è quello che si verifichi una sofferenza midollare durante l’intervento; per evitarla, l’attività midollare viene monitorata per tutta la durata dell’ intervento in tempo reale con un sistema computerizzato, in questa maniera si può ovviare in tempo reale a questo tipo di complicazioni.


D. “Grazie Dottor Martikos per questa esauriente risposta ,adesso vorremmo sapere quali sono i tempi per riprendere una vita normale dopo l’intervento.”


R. La degenza varia dai 6 ai 10 giorni.
• Si può tornare a scuola dopo tre o quattro settimane
• Si ritorna a fare sport dopo circa un anno


D. “Da ultimo vorremmo chiederle se la scoliosi dell’adolescente ha carattere ereditario e se gli impianti sulla colonna che vengono applicati possono avere conseguenze sulla vita futura.”


R. L’ereditarietà, pur non essendo cosa certa, può avere un suo ruolo, e capita che qualche volta salti una generazione per ripresentarsi in quella successiva, per quanto riguarda, invece, le complicazioni legate ai materiali usati , oggi con gli impianti al titanio si può stare tranquilli.


D. “Dottor Martikos, le facciamo i complimenti per questa intervista così esaustiva e professionale. Nel nostro territorio mancano figure professionali del suo tipo che trattino queste patologie, siamo certi che i nostri internauti, nel caso ne avessero necessità si rivolgeranno con fiducia a lei”.


Il Dott. Konstantinos Martikos riceve tutti i venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.00 per appuntamenti telefonare allo 0541/785566 tutti i giorni dalle 7.30 alle 20.30, sabato 7.30-13.00

Intervista effettuata dal Dott. Fernando Santucci
Direttore Sanitario del Poliambulatorio Valturio