Qualche consiglio per evitare gli errori che non ci aiutano a dimagrire

26/02/2015

Questo ed altro nella Rubrica del Venerdì del 27/02/2015



Spesso e volentieri ci sottoponiamo a diete ferree, ma la bilancia non ci da’ soddisfazione ed il peso rimane sempre uguale, qualche consiglio per evitare gli errori  che non ci aiutano a dimagrire, di questo ed altro tratterà la Rubrica del Venerdì  del 27/02/2015

 
Ci scrive una delle nostre affezionate internaute:
Da mesi faccio una dieta molto rigida, soffro la fame, ma l’ago della bilancia  rimane inflessibilmente  sullo stesso peso, sono disperata, forse sbaglio a scegliere gli alimenti, vi sarei grata se poteste darmi qualche consiglio.
 
Pur essendo convinto  della difficoltà del compito ci provo:
 
Oggi  le diete sono molto di moda, hanno nomi strani, il primo che si alza dice la sua, e io noto un generale disorientamento,  cercherò allora di dare qualche consiglio legato all’esperienza acquisita in tanti anni:
 
  • Ricordare sempre che il nostro corpo è un mix perfetto  di zuccheri, grassi,  proteine, sali minerali, elettroliti, acqua;
  • La regola base di ogni dieta è quella di  rispettare con pignoleria le proporzioni di questi elementi componenti nel nostro corpo, quindi se si vogliono risultati, la riduzione deve essere proporzionale alla quantità delle singole sostanze, diete eccessivamente restrittive e sbilanciate in un senso o nell’altro, spesso non ci fanno dimagrire  e anche se lo fanno i risultati sono effimeri e temporanei
  • (le proporzioni giuste sono 55% zuccheri, 25% grassi, 15-20% proteine);
  • Ricordare di mangiare alimenti ricchi di nutrienti essenziali ma leggeri e facilmente digeribili (tutte le verdure);
  • Non saltare i pasti o fare digiuni prolungati, in genere, dopo un lungo digiuno, si finisce sempre per fare abbuffate compensatorie;
  • Cercare sempre di mangiare alla stessa ora e  la stessa quantità magari variando ogni volta  i prodotti;
  • Tenere presente che  una buona colazione è una base fondamentale per dimagrire, la stessa deve essere abbondante  ed essere a base di zuccheri; da preferire marmellate, alimenti integrali, frutta, yoghurt, cereali, lasciar perdere le brioches, e la pasticceria in genere, con una sana colazione, SI ATTIVA IL METABOLISMO,  E SI INIZIA A LAVORARE CON MAGGIORE ENERGIA;
  • Non dimenticare di mangiare 2 noci  o mandorle, alle 11.00,  fare un pranzo leggero con pasta e verdura, spezzare il pomeriggio con una porzione di frutta o 20 grammi di cioccolato, fare una cena leggera e, a pranzo e cena, mai associare pane e pasta, formaggio e carne, bere al massimo 1 bicchiere di vino, masticare con cura, al di fuori di questi orari  mantenere le mani in tasca e tenere la bocca chiusa.
  • Quando si mangia, non avere fretta, masticare con cura, gustare quello che si mangia
  • In sintesi ricordare: COLAZIONE DA RE’, PRANZO DA SIGNORE, CENA DA POVERO

Potrei continuare però penso sia sufficiente  con una dieta di questo tipo,  anche se non  si dimagrisce molto, per lo meno non ci si deprime, infatti, a mio avviso le diete  strette che impongono di pesare tutto, a mio avviso sono un inno …alla tristezza……. E di questi tempi non ce n’è davvero bisogno.
 

SPERANDO DI ESSERE STATI DI AIUTO ALLA NOSTRA INTERNAUTA, CONCLUDIAMO CON QUALCHE NOTIZIOLA INTERESSANTE:
 

Secondo uno studio effettuato presso un’importante università americana, la depressione, da sempre più diffusa tra le donne,  in un rapporto 1:6, rispetto agli uomini, sta aumentando  anche nel ”cosiddetto sesso forte”, le cause sono rapportabili alla crisi economica di questi anni, alla perdita del lavoro, alle difficoltà economiche legate alle separazioni facili di questi tempi;
Come  si sa la depressione può essere  la mosca cocchiera che porta all’alcolismo e all’isolamento sociale.
Ed allora uomini e donne  allontanate questa pericolosa malattia, socializzate, ritrovate  la gioia di vivere,  dimenticando odi e rancori, e soprattutto  uscite dal labirinto e camminate per strade più facili, ricordando che il viaggio della vita è troppo breve per viverlo in maniera triste;
Cercate di farcela da soli e solo  se non vedete la luce alla fine del tunnel rivolgetevi a chi può darvi un aiuto (medico di base o specialista).
 
 

Una volta , tanti anni fa…. La carne era il cibo della domenica, poi sono arrivati gli americani e la fettina, la bistecca e la carne in genere sono diventati alimenti quotidiani,    secondo varie indagini  mediamente ogni settimana mangiamo 800 grammi di carne, questa quantità potrebbe, secondo molti nutrizionisti essere nociva alla salute, ed allora qualche consiglio su come ridurla e sostituirla   con altre sostanze ugualmente ricche di proteine:
 

I legumi grazie al loro contenuto in proteine vegetali sono un naturale  sostituto; infatti sono facilmente abbinabili ai cerali e in tanti casi possono essere considerati un piatto unico (pasta e fagioli, pasta e ceci, pastasciutta con sugo di piselli e fagioli, zuppe varie, minestroni) inoltre  anche la frutta secca (noci, nocciole, mandorle, arachidi, pistacchi) le uova, (a questo proposito vi informo che ci sono studi recenti che sdrammatizzano il loro matrimonio con l’eccesso di colesterolo).
Come vedete ridurre il consumo di carne e sostituirla con alimenti più naturali  non è fatica proibitiva, se poi pensiamo che ci facciamo del bene, e miglioriamo il gusto, la fatica è anche piacevole, come sempre ricordate la misura tenendo presente che: il poco non basta e il troppo guasta…….

CHIUDO COL PENSIERO DEL  VENERDI’…:

“SOLO CHI E’ AMMALATO E’ CONSAPEVOLE  DI AVER PERSO LA SALUTE, MA A QUEL PUNTO PENTIRSI NON PORTA MIGLIORAMENTI, ED ALLORA RICORDATE E METTETE IN PRATICA IL DETTO ANTICO: MEGLIO SANI PER SCELTA CHE AMMALATI PER CASO……..……..”

Av salut e al prossimo venerdì!
Dott. Fernando Santucci
 
P.S. La DIREZIONE SANITARIA è a disposizione tutti i venerdì dalle ore 12,30 alle 13,30 per dare  informazioni di carattere sanitario e ricevere suggerimenti e consigli o anche critiche;
(POTETE TELEFONARE O MANDARE UNA E-MAIL) il tutto con l’obiettivo di informare e migliorare la qualità dei servizi e l’immagine della struttura.