COME TENERE D'OCCHIO LE VENE

27/02/2009

Intervista al Dott. Giuseppe Bianchini

Ecco cos’è l’eco-color-doppler cardiovascolare e chi lo deve fare

di Lorella Barlaam, articolo uscito su Chiamami Città 11 febbraio 2009.

L'indagine eco-color-doppler è una metodica specialistica  non invasiva per valutare lo stato dei vasi sanguigni. Ne parliamo col dott. Giuseppe Bianchini, responsabile dell’unità funzionale diagnostica vascolare ed ecocolordoppler del Poliambulatorio Valturio.

Dott. Bianchini, partiamo dal  sistema cardiovascolare?

«Le malattie cardiovascolari sono quelle che  hanno maggiore incidenza sulla popolazione adulta-anziana in tutta Italia. Il cuore è il “motore” del sistema circolatorio: da esso “partono” i vasi principali che irrorano l’organismo: l’aorta e da essa, tra le altre, le arterie carotidi che irrorano il cervello, e le femorali che apportano flusso agli arti inferiori. L’ecodoppler, esame non invasivo e facilmente eseguibile, studia tutto questo sistema e mostra se il funzionamento è fisiologico o se è presente qualche patologia steno-ostruttiva. La diagnostica per ultrasuoni ha un ruolo fondamentale nell’accertare le patologie circolatorie e  si avvale di  metodiche avanzate con  strumentazioni sempre più sofisticate. Per questo è opportuno  rivolgersi a medici specializzati, competenti, esperti e con continuo aggiornamento.»

Quali esami di diagnostica cardiovascolare esegue al Poliambulatorio?

«L’Eco-color doppler dei vasi carotideo e vertebrale, quello arterioso e venoso degli arti inferiori e superiori, ecografia e doppler dei grossi vasi addominali (aorta, arterie renali, iliache,femorali). Sono accertamenti da fare su indirizzo del medico curante o dello specialista: se si evidenzia una patologia vascolare si può instaurare una specifica terapia farmacologica o, se necessario, proseguire gli accertamenti in maniera invasiva, ad esempio con angiografia»

Cos’è la metodica color doppler?

«L’ecografia studia le lesioni all’interno dei vasi, il Doppler dà informazioni sul movimento dei fluidi all’interno degli stessi. Il color Doppler è un ulteriore affinamento della metodica e permette di vedere in modo diretto ed in tempo reale il flusso, codificandolo a colori. In sintesi, danno una valutazione non invasiva di vene e arterie, suggerendo le migliori soluzioni terapeutiche mediche o chirurgiche»

Perché farla?

«E’ una diagnostica facilmente eseguibile e non cruenta, consigliabile come indagine preventiva. Va sempre correlata con una buona visita clinica e con la definizione dei noti fattori di rischio cardiovascolare (dislipidemie, diabete, fumo, sedentarietà). Si possono evidenziare alterazioni vascolari quali aneurismi (specie ai vasi arteriosi addominali) o placche aterosclerotiche che restringono o ostruiscono i vasi esplorati. L’eco color doppler poi, nel follow up, valuta l’evoluzione delle lesioni eventualmente riscontrate.»

Chi deve farla?

«E’ una indagine che dovrebbero fare, dopo 40-50 anni, i soggetti che hanno una familiarità per patologie cardiovascolari, oltre ai predetti fattori di rischio. Contribuendo alla modificazione dello stile di vita con un adeguato monitoraggio delle lesioni, se individuate. Spesso disturbi come vertigini, alterazioni fugaci della vista, parestesie, senso di freddo e gonfiore agli arti, possono essere il segno di problematiche circolatorie che specie in età avanzata, meritano un approfondimento.»