LA DISFUNZIONE ERETTILE - Vecchi problemi nuove soluzioni

23/09/2011

Intervista al Prof. Luca Iannotta, consulente Andrologo Poliambulatorio Valturio

D. “Prof. Iannotta ci spieghi in maniera chiara cosa si intende per disfunzione erettile”.

R. In sintesi la disfunzione erettile o impotenza sessuale è legata all’incapacità di ottenere o di mantenere un’erezione del pene.
Tale deficit non permette di avere un rapporto sessuale completo e soddisfacente.
Questa patologia può essere di vario tipo e può essere così sintetizzata:

  • Mancanza di erezione completa;
  • Afflosciamento del pene prima della penetrazione;
  • Difficoltà di mantenere l’erezione per tutta la durata del rapporto.

D. “E’ una patologia diffusa?”
R. Certamente. Si parlano di percentuali in Italia interessano globalmente circa 3 milioni di uomini di cui:

  • 10 su 100, nella fascia di età tra 30-40 anni;
  • 15 su 100, tra 40-50 anni;
  • E via di seguito fino a superare il 50% oltre i 70 anni.

D.” Sono conosciute le cause?”
R. Possono essere di vario tipo:

  • Temporanee, quando sono legate a stress, problematiche di coppia, ansia da prestazione, rapporti extra-coniugali;
  • Permanenti quando sono legate a patologie cardiovascolari, diabete, pressione alta, infarto, obesità, assunzione di farmaci di vario tipo, malattie del metabolismo, morbo di Parkinson, Alzheimer, eccessiva assunzione di alcool, fumo e sedentarietà.

D. “Quali sono gli elementi che portano alla diagnosi?”
R.

  • Un’ anamnesi accurata sulla vita sessuale
  • Visita clinica dei genitali e della prostata
  • Controlli di laboratorio (dosaggio ormonale, Psa, Quadro lipidico, Glicemia)
  • Indagini strumentali:

              - Ecocolordoppler penieno

              - Rigidometria notturna

D. “Allora Dottore qual’ è la cura più efficace per questa malattia che ha tante implicazioni anche a livello psichico?”
R. La cura delle cause sia mediche che psicologiche può essere, spesso e volentieri, insufficiente.
A questo punto è necessario ricorrere a farmaci specifici.


D. “Per cortesia Dottore ce li elenchi e ci spieghi il loro meccanismo di azione.”
R. La cosa è molto semplice, i farmaci più usati sono:

  • VIAGRA (Azione rapida dopo 30 minuti fino a 6 ore);
  • CIALIS (Azione lenta dopo 1 ora per 36 ore);
  • LEVITRA (Azione media dopo 1 ora per 12 ore).

Sono tre farmaci che hanno del miracoloso in quanto risolvono il problema in una percentuale superiore al 90%.
Agiscono aumentando l’ossido nitrico (potente vaso dilatatore) che permette l’afflusso del sangue all’interno dei corpi cavernosi del pene procurando un’erezione che permane rigida e quindi… efficace e piacevole per tutta la durata del rapporto.
Naturalmente è importantissimo chiarire che l’erezione non è automatica ma si ottiene con i noti metodi.
Per dirla con una frase “il farmaco aiuta l’erezione ma sono i sensi che debbono stimolarla”.

D. “Hanno controindicazioni o effetti collaterali?”
R. Il più noto è quello sulla retina, alterata percezione dei colori che diventano tutti azzurri, per cui questi farmaci sono sconsigliati a chi è affetto da retinite pigmentosa.
Sono potenti vaso dilatatori e sono controindicati a chi utilizza cerotti a base di nitro derivati.

D. “Hanno effetti collaterali?”
R. Non sono molto frequenti comunque essi sono rappresentati da:

  • Rossore
  • Cefalea
  • Ipotensione
  • Gastrite
  • Diarrea
  • Congestione nasale

D. “Quale dei tre è il migliore?”
R. Qui il compito è dell’Andrologo, il quale valuta caso per caso pensando ad esigenze specifiche.

D. “Oltre hai tre farmaci di cui abbiamo parlato ci sono altri metodi?”
R. Elenco i principali:

  • Applicazione meccanica di un dispositivo esterno per creare un intrappolamento di sangue nei corpi cavernosi (Vacuum Constriction Device);
  • Microiniezioni locali;
  • Applicazioni di protesi chirurgiche sofisticate per i problemi più gravi.

D. “E’ risaputo che il problema dell’impotenza è vissuto con angoscia e vergogna.
Cosa si sente di consigliare a chi lo vive in questa maniera?”

R. Consiglio di gettare la paura e la vergogna oltre la siepe e di consultarsi con un Andrologo professionalmente preparato dotato di carica umana, il quale sarà certamente in grado di consigliare al meglio.


Grazie Professore per questa esauriente intervista, penso che chi si rivolgerà a lei risolverà il suo problema e tornerà a “volare” e riapprezzerà i piaceri di vivere!

 

A cura del Dott. Fernando Santucci

 


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