Nuova consulenza urologica presso Poliambulatorio Valturio

19/09/2018

Nuova consulenza urologica presso Poliambulatorio Valturio

Con questa intervista diamo il benvenuto  al Dottor Lorenzo Bianchi, specialista in urologia, che sta effettuando il dottorato di ricerca presso la Clinica Urologica del Sant’Orsola Malpighi di Bologna.

Dottor bianchi, benvenuto a far parte dell’equipe di specialisti del Valturio, la Direzione Sanitaria è certa che i pazienti appezzeranno la sua professionalità.

Tumore della prostata, vecchi problemi nuove soluzioni

D\ I tumori della prostata sono in costante aumento, le chiedo di fare il punto sulle cause di questo aumento; l’aumento esponenziale verificatosi negli ultimi 15 anni sembra sia legato da una parte all’ allungamento  della vita media, dall’altra a controlli più mirati con particolare attenzione al dosaggio del PSA ci spieghi in maniera sintetica cos è il PSA.

R\ Il PSA è un giano bifronte, infatti se da una parte è l’esame che ci permette di fare diagnosi di tumore alla prostata, dall’altra non è in grado di dirci con sicurezza se un suo aumento sia legato alla presenza o meno di un tumore; soprattutto, nel caso che lo sia, non è in grado di classificare il tumore secondo la sua aggressività, questo è un rilievo molto importante, infatti oggi ci sono tumori della prostata a bassa aggressività con cui il paziente può convivere senza alcun rischio.

D\ Seguendo le indicazioni delle linee guida, i tumori della prostata non sono tutti uguali. Possiamo classificarli?

R\ E’ una domanda molto centrata, cercherò di risponderle in maniera chiara. Le più recenti classificazioni, ci dicono che i tumori della prostata non sono tutti uguali, anzi ce sono diversi tipi, molto diversi tra loro; un tempo, dopo la diagnosi, si poteva ricorrere solo all’intervento o alla radioterapia oggi, grazie alla possibilità della  classificazione con l’utilizzo di strumenti ad alta precisione, si possono adottare tecniche mini invasive, variabili da soggetto a soggetto, questo comporta nel post intervento una qualità di vita certamente migliore.

D\ Scendiamo nei particolari, le chiedo cosa è cambiato nella diagnosi di tumore alla prostata e soprattutto  cosa si intende per biopsia prostatica fusion?

R\ Quando si fa diagnosi di tumore alla prostata, fare una diagnosi corretta è davvero difficile, in questa fase è decisivo saper differenziare i tumori non aggressivi  o indolenti da quelli aggressivi. Fino a non molto tempo fa questo problema era quasi irrisolvibile, infatti non si disponeva di apparecchi in grado di risolvere il problema e l’ecografia trans-rettale non era sufficiente per una diagnosi precisa, negli ultimi 10 anni con l’utilizzo della risonanza magnetica parametrica combinata con l’ecografia, si è compiuto un notevole passo avanti ed oggi è possibile diagnosticare fino al 90% la presenza di tumori prostatici, evidenziare la loro aggressività e determinare il loro rapporto con retto e vescica.
Come vede, la tecnica fusion (risonanza magnetica con ecografia guidata), rappresenta la vera nuova frontiera nella diagnosi e terapia dei tumori prostatici; con questa tecnica, le immagini della risonanza magnetica si sovrappongono a quelle dell’ecografia ed i prelievi bioptici sono mirati e non più random.

D\ Bene Dottor Bianchi, adesso mi dica cosa deve fare un paziente quando gli è stato diagnosticato un tumore prostatico.

R\ Molto volentieri, chiaramente le cose variano da soggetto a soggetto, in rapporto alle condizioni generali presenti  ed all’aggressività ed estensione della forma tumorale.
I tumori a basso grado di aggressività non necessitano di terapia chirurgica o di radioterapia, infatti queste due tecniche sono gravide di complicazioni (incontinenza urinaria, deficit di erezione, peggioramento della qualità di vita) ed il gioco, considerando che l’andamento della malattia è lento, non vale la candela. Oggi sono disponibili protocolli di sorveglianza attiva in cui il paziente viene monitorato nel tempo con la ripetizione degli esami compresa biopsia e visita urologica e si interviene solo se è necessario.
Diverso il  comportamento nei tumori, che presentano caratteri di elevata aggressività, in questi casi si ricorre in prima istanza al trattamento radicale utilizzando la chirurgia o la radioterapia.
  • I nuovi apparecchi radioterapici sono molto più precisi con riduzione quasi completa delle  complicanze a carico di vescica e retto, infatti poiché i raggi vengono inviati solo sul tessuto malato, si può ritardare l’inizio della terapia ormonale e possono  essere trattate anche solo piccole zone;
  • la chirurgia robotica sta sostituendo la chirurgia tradizionale e porta notevoli vantaggi, infatti con questa tecnica sono sufficienti solo 5 piccole incisioni e grazie all’ingrandimento delle immagini   vengono evitate complicazioni a carico di vescica e retto, minore è il sanguinamento, ridotta la  degenza, migliore è il recupero post operatorio, meno problemi di incontinenza e disfunzione erettile.
Grazie Dottor Bianchi, siamo onorati di poterla annoverare tra i nostri consulenti, la sua esperienza  universitaria è certamente il valore aggiunto e siamo certi che i riminesi apprezzeranno la sua competenza.
 
Il Dottor Bianchi riceve tutti i Venerdì dalle ore 15,00 alle 20,00 ed effettua  visite urologiche con ecografia trans-rettale.
 
Per appuntamenti telefonare al numero: 0541-785566 cellulare 335-1251822 tutti i giorni dalle 7,30 alle 21,00.