NUOVE FRONTIERE CON LE ECOGRAFIE A TRE E QUATTRO DIMENSIONI

27/02/2009

Intervista alla ginecologa Dott.ssa Michela Ceccarini

Il bambino che verrà lo vedo di già

di Lorella Barlaam, articolo uscito su Chiamami Città il 25 febbraio 2009.

La dottoressa Michela Ceccarini, ginecologa e ostetrica, segue le sue pazienti con la sensibilità e l’attenzione di una donna e l’abilità di un’ecografista esperta e aggiornata, per una gravidanza psicologicamente serena e controllata il più possibile per quanto riguarda la diagnosi prenatale di patologie. L’abbiamo intervistata sulle sempre nuove possibilità che la diagnostica strumentale a ultrasuoni offre alle gestanti: l’ecografia 3D e 4D real time.

Dott.ssa Ceccarini, ci spiega queste metodiche?

«L’ecografia bidimensionale indaga la morfologia del feto, gli ausili 3D e 4D completano l’esame. L’ecografia 3D studia un’immagine tridimensionale delle strutture corporee, ricostruite e visualizzate attraverso l’analisi computerizzata delle scansioni bidimensionali. I software ecografici più recenti come il 4D, negli ecografi di ultima generazione come il VOLUSON GE che abbiamo qui in ambulatorio, danno la possibilità di rappresentare con immagini i movimenti del feto in tempo reale.

Sicuramente danno rassicurazione psicologica: vedere il volto del bambino lo fa diventare “vero” per i genitori. In più possiamo studiare patologie del volto, come la labioschisi, la labiopalatoschisi, i dismorfismi del volto e malformazioni come il piede torto, ad elevato impatto sui genitori. L’ecografia 4D ha inoltre un valore prognostico: vedi il problema, ne prendi atto e puoi affrontarlo. »

Cos’è un’ecografia morfologica di II livello?

«L’ecografia morfologica di II livello del quinto mese, durante la quale si esegue l’ecocardiografia fetale e ci si può avvalere dei software 3D e 4D, referta dettagliatamente il cervello, il volto, il cuore del feto e diagnostica il 90% delle malformazioni presenti. Dura circa un’ora e viene completata con l’eco doppler delle arterie uterine, uno screening importante delle patologie materno fetali come la pre-eclampsia, che comporta problemi di accrescimento fetale e per la madre ipertensione arteriosa, problemi epatici e nefrologici. E’ un approfondimento che dovrebbero fare tutte le gestanti, dalla giovane alla quarantenne. »

Quante ecografie sono necessarie durante una gravidanza?

«Le ecografie devono seguire un preciso calendario, legato alle fasi di  sviluppo del feto. La prima nel primo trimestre, per datare il concepimento e valutare se la gravidanza è iniziata correttamente. Alla fine del terzo mese, attraverso un’ecografia “genetica” che misura lo spessore della plica nucale del feto e il così detto Bitest si fa screening ecografico e biochimico per la sindrome di Down, tenendo conto, anche nel risultato, dell’età materna. E’ un calcolo probabilistico del rischio individuale di questa sindrome. L’ecografia “morfologica” viene effettuata alla 20/21sima settimana, l’ideale è quella di secondo livello, accurata, col tempo che ci vuole e l’ausilio del tridimensionale. L’ultima ecografia, alla 30/34sima settimana serve come controllo della crescita e della morfologia per l’epoca del feto.»

Come si forma un bravo ecografista?

«Per fare ecografie di II livello e tridimensionali ci vuole una formazione nella specialità eccellente, un training specifico, con migliaia di casi osservati, e un aggiornamento continuo sulle patologie e su come usare macchine e software, in sinergia tra ingegneria clinica e medicina.»