CHIROPRATICA: QUANDO IL PAZIENTE E' IN OTTIME MANI

21/05/2009

Intervista al Dott. Mariani John

 

Lavorare sulle vertebre senza farmaci e chirurgia

 

di Lorella Barlaam

Il Doctor of Chiropractic John Mariani si è laureato nell’86 in Chiropratica presso il Palmer College of Chiropractic in Davenport, Iowa (USA). E’ Certified Chiropractic Sport physician e come tale ha seguito la squadra nazionale italiana di sci nautico e di canottaggio. Dal 1988 opera in Italia, dove i chiropratici riconosciuti dall’Associazione Italiana Chiropratici sono circa 200; il dott. Mariani, l’unico a Rimini, visita presso il Poliambulatorio Valturio. “Quando avevo 17 anni sono stato curato da un chiropratico perché soffrivo di una leggera scoliosi” ci ha raccontato. “L’incontro con questa pratica mi ha affascinato: è una tecnica che uso su me stesso e su tutta la mia famiglia, con la stessa fiducia con cui la applico ai miei pazienti.” 

Dott. Mariani: chiropratica o chiroprassi?

 

«Entrambe le definizioni possono andar bene: l’etimologia è dal greco cheir mano e praxis azione. E’ una metodica basata per il 90% sull’aggiustamento manuale delle vertebre, senza l’uso di farmaci o operazioni chirurgiche. Un problema a livello del complesso vertebrale può infatti compromettere l’equilibrio neuro-fisiologico dell’organismo ed essere causa di patologie. L’equilibrio della persona è legato all’armonia di tre aspetti, in cui la colonna vertebrale fa parte della  struttura, che influisce sulla parte biochimica dell’organismo, e la parte psichica a sua volta influenza il sistema. La chiropratica è un sistema di cura “olistico”, che non cura la singola patologia ma cerca di aiutare la persona a ripristinare l’armonia tra le parti. Fattori negativi come stress mentali o fisici, traumi, mancanza di movimento, varie patologie possono indebolire la struttura: ma una volta messa a posto se la psiche non collabora con pensieri positivi il corpo resta sofferente.»

 

 

Come funziona?

«Noi trattiamo la colonna vertebrale, estensione del sistema nervoso centrale, attraverso la chiropratica. Con l’aggiustamento manuale cerchiamo di rimettere in asse la colonna e di correggere in particolare le sublussazioni delle vertebre, “spostamenti” che comprimono il nervo, creando dolore e una disfunzione nella trasmissione dei segnali che a sua volta altera l’equilibrio muscolare e biochimico della parte innervata. Con questi aggiustamenti non ci limitiamo a cancellare il sintomo doloroso, ma lo leggiamo come un segno che rivela la vera origine del problema. Cerchiamo anche di correggere la postura delle persone, per restituire forza e armonia alla muscolatura della schiena.»

 

 

Quali patologie cura?

 

«La Chiropratica è un metodo utile nelle patologie collegate con la colonna vertebrale e il sistema nervoso, dalle coliche gassose dei bambini all’osteoartrosi degli anziani. Può essere utile per le scoliosi, per problemi neurovegetativi come il mal di stomaco o nausea quando può essere collegato a una sublussazione vertebrale. E spesso è risolutiva nelle  cervicalgie, brachialgie, lombalgie, sciatalgie, mal di testa, in tutto quello che coinvolge una compressione o irritazione del nervo.»

 

Come si svolge una visita dal chiropratico?

 

«Anzitutto cerchiamo di identificare il perché della comparsa del sintomo raccogliendo informazioni sul paziente, dagli interventi chirurgici alle malattie, ai traumi psichici (anamnesi). Valutiamo gli esami diagnostici come radiografie, risonanza magnetica, Tac, ecografie effettuate sull’apparato muscolo-scheletrico del paziente e controlliamo l’atteggiamento posturale e della colonna vertebrale, attraverso la “palpazione dinamica”, la kinesiologia applicata e test appositi. Poi agiamo sul sistema neuro-muscolo-scheletrico, con l’obiettivo di ridare salute alla colonna vertebrale eliminando la tensione dai nervi, dai legamenti e dai muscoli. Individuiamo le sublussazioni vertebrali e correggiamo la postura attraverso gli aggiustamenti, tecniche manuali che vanno dallo sfioramento alla pressione più o meno accentuata “su misura” del paziente, eseguite su specifici punti della colonna vertebrale. E’ la nostra tecnica che si adatta al paziente e non viceversa.»

 

 

E’ una pratica dolorosa?

 

«Assolutamente no. All’inizio, soprattutto nel corso delle prime visite, il paziente può avvertire come inquietante lo scrocchio delle articolazioni quando vengono rimesse a posto durante l’aggiustamento, ma una volta corretto il problema si accorgono subito di star meglio.»

 

 

Qual è l’età media dei pazienti?

 

«Al chiropratico possono ricorrere persone di ogni età, dai neonati alle persone anziane: è un metodo di cura naturale controindicato solo in presenza di fratture o tumori ossei. L’età media dei miei pazienti, qui a Rimini, è sul 40/50 anni, quando cominciano a farsi sentire i problemi legati all’invecchiamento e a stili di vita non sempre corretti.»

 

 

Quante sedute sono necessarie per guarire?

 

«E’ un dato che varia da paziente a paziente. Per i bambini possono bastare due sedute, per chi ha problemi cronici bisogna pensare a 10 sedute circa. Dopo le prime tre sedute comincia ad essere visibile il miglioramento, se non è così non si è ancora arrivati al vero problema, si sta solo toccando il sintomo. Una volta che il paziente sta bene basta una seduta di mantenimento ogni tre o quattro mesi.»

 

Il consiglio del chiropratico?

«Ascoltare il proprio corpo: è meglio prevenire che curare. Troppo spesso da noi il paziente arriva quando sta già male: noi cerchiamo di fargli capire come funziona il corpo, e come non peggiorare la situazione anche applicando uno stile di vita corretto, cominciando dall’alimentazione. Il corpo è una macchina che ha bisogno della giusta benzina, se maltrattato comincia a cedere, e quando vengono fuori i sintomi è difficile togliere il danno. E poi bisogna fare attività fisica: il corpo ha più di 500 muscoli, che hanno bisogno del movimento. La cosa più dannosa è comunque lo stress mentale: se le persone pensano positivamente stanno bene, anche se svolgono un lavoro costoso in termini di sforzo fisico. La mente è il fattore più importante, quello che ci porta a stare bene o stare male. Tutti gli impulsi nervosi infatti partono dal cervello e proseguono attraverso la colonna vertebrale per arrivare alla loro destinazione, che sia un muscolo o un organo. Ogni interferenza nella trasmissione dell’impulso può creare un disturbo.»