GLI INFINITI GUAI DI UNA POSTURA SCORRETTA

18/06/2009

Intervista al Fisioterapista Intorcia Gastone

Il metodo Dorn, una tecnica dolce che allenta le tensioni dei muscoli profondi

 

di Lorella Barlaam, articolo uscito su Chiamami Città il 17 giugno 2009.

Il Fisioterapista Gastone Intorcia, diplomato all’Università di Bologna, ha ottenuto il dottorato di osteopatia in Svizzera ed è l’unico a Rimini a praticare il metodo Dorn, terapia manuale che corregge l’allineamento della colonna vertebrale. E’ stato anche il primo fisioterapista in Italia a diventarne docente.

 

 

Dott. Intorcia, di cosa si occupa presso il Poliambulatorio Valturio?

 

«Come osteopata mi occupo di mobilizzazione vertebrale e posturale, intervenendo principalmente sulla schiena, il distretto corporeo sottoposto alle tensioni muscolari maggiori, per riportare in equilibrio la struttura eliminando le compressioni e i disturbi associati. Le posture scorrette tenute per molto tempo nel corso della giornata, durante il lavoro ad esempio,  possono essere nocive e arrecare dolore, e anche con un riscontro diagnostico o strumentale negativo possono esserci disturbi.»

 

 

Qual è il suo approccio?

 

«Io mi occupo di quello che riguarda la parte ortopedica delle strutture miofasciali con tecniche osteopatiche, e lavoro sulla parte connettivale. L’osteopatia è una tecnica olistica, con una visione globale del sistema corporeo: un problema in una parte implica sempre un lavoro anche su altri distretti. Ricordando sempre che mente e corpo non sono separati, che “quel che la mente si esprime nel corpo si imprime”. Un errore comune è pensare che il mal di schiena chieda un rafforzamento muscolare, mentre il muscolo più è forte più è rigido, meno elastico e comprime strutture come il sistema vascolare e i nervi. L’osteopatia consente il riequilibrio della persona anche a livello viscerale: spesso alla colite, ai dolori mestruali è associato il dolore alla schiena. Tecniche strumentali e manuali vanno usate in sinergia: la TECAR, il laser, l’idroelettroforesi le applico essenzialmente per ridurre il dolore, la prima cosa da fare. Poi lavoro sul riequilibrio, dopo aver valutato la postura con il Delos Postural System e con l’esperienza acquisita.»

 

 

E il metodo Dorn?

 

«E’ una tecnica manuale di mobilizzazione della parte articolare molto dolce, che allenta le tensioni dei muscoli profondi che fanno muovere la colonna. Il paziente è un soggetto attivo del trattamento, che gli fa prendere coscienza di come muove il corpo. Si può applicare a tutti, non è invasivo, non c’è il rischio di lesioni, può giovare all’osteoporosi.»

 

 

Come si svolge una visita?

 

«All’anamnesi attraverso il racconto del paziente segue la valutazione strumentale per misurare il baricentro, poi l’esame clinico che controlla la mobilità articolare e muscolare. In questo modo vengono stabiliti l’intervento terapeutico e la rieducazione posturale. Con il metodo Dorn vengono assegnati esercizi da fare a casa, per mantenere i risultati raggiunti attraverso la terapia.»

 

 

Un consiglio…

 

«Prima si viene meno sedute si fanno: un buon fisioterapista che si occupa di postura attraverso tecniche di terapia miofasciali può essere risolutivo. Bisognerebbe intervenire ai primi sintomi dolorosi, anche quando la schiena fa male e il fastidio diminuisce con l’uso dell’antinfiammatorio, che elimina il sintomo e non la causa.»

 

Ricordiamo che da maggio 2017, esegue le sue prestazioni presso il Poliambulatorio Valturio anche Paolo Fontana, Osteopata di Rimini.