IN AIUTO DEL PAZIENTE CON PROBLEMI OSTEO-MUSCOLO-ARTICOLARI

18/06/2009

Intervista al Prof. Succi Attilio

Terapie Manuali e Terapie Strumentali di ultima generazione

di Lorella Barlaam, articolo uscito su Chiamami Città il 17 giugno 2009.

 

Il prof. Attilio Succi, già insegnante di Educazione Fisica presso il Liceo Serpieri e preparatore atletico di squadre professionistiche di basket, dal 1994 svolge la libera professione di massofisioterapista presso il Poliambulatorio Valturio di Rimini. Oltre al recupero funzionale post chirurgico e/o traumatico tratta, con tecniche manuali e con le più aggiornate strumentazioni fisioterapiche, i dolori osteo-muscolo-articolari. L’abbiamo intervistato.

Prof. Succi, che tecniche manuali usa?

 

«Al di là della tecnica, è molto importante la sensibilità manuale, la consapevolezza, acquisita con l’esperienza, dei limiti dell’intensità in cui si deve operare e la capacità di rapportarsi con il paziente e i suoi problemi. Oltre a praticare le tecniche del massaggio classico, mi avvalgo del massaggio miofasciale e della stimolazione dei Trigger Points (PT), focolai di iperirritabilità in un tessuto, che possono essere dolorosi localmente o dar vita a dolori anche in zone lontane dalla loro origine. I PT causano disfunzione, attivi o latenti che siano.»

 

 

Come si inattivano questi punti di iperirritabilità?

 

 

«I trattamenti che pratico sono la compressione ischemica (digitopressione e massaggio profondo vibratorio), la stimolazione dei PT con Tecar o Laser e l’allungamento muscolare più spray freddo. Io uso in modo integrato terapie manuali e strumentali quali L’Hydrofor®, dispositivo che permette il trasporto transdermico di principi attivi negli spazi interstiziali e nelle cellule, senza ledere cute o altri organi e senza interagire con il sistema circolatorio.  La TECAR terapia, metodica innovativa e non invasiva, sfrutta invece il trasferimento energetico all’interno della matrice extracellulare e della cellula tramite la creazione di un campo elettromagnetico. E’ efficace sia sui tessuti superficiali e sulle piccole strutture sia su quelli profondi e duri come ossa, grandi tendini e capsule articolari; la sua efficacia dipende molto dall’uso che ne fa il terapista.»

 

 

Quali altre patologie tratta con l’Hydrofor® e la TECAR terapia?

 

«Sono terapie che trovano applicazione in tutte quelle patologie acute e croniche dove non c’è indicazione chirurgica. Nella mia esperienza ho trovato molto vantaggioso trattare ancora in acuto un colpo di frusta, una distorsione di caviglia con importante versamento, o una distorsione di ginocchio; i tempi di recupero sono accorciati molto e non si hanno i danni tipici dell’immobilità. Traggono grandi miglioramenti da queste terapie anche tunnel carpali o rizoartrosi nelle fasi iniziali, le patologie della spalla, le malattie degenerative del ginocchio, del collo e della schiena. L’importante è conoscere la causa ed essere sempre in contatto col medico di famiglia o con lo specialista che segue il paziente.»

 

 

Quali consigli dà ai lettori?

 

«Il benessere deve sempre partire dalla prevenzione. Una vita sana con attività motoria, alimentazione, atteggiamenti e posture corretti è la premessa per non richiedere le prestazioni del medico o del fisioterapista. E’ però difficile resistere ai peccati di gola, al piacere della sedentarietà, o alla partita al cardiopalma con gli amici. Allora, quando c’è bisogno del nostro intervento, è importante rivolgersi a professionisti qualificati che, oltre alla loro preparazione tecnica e scientifica, dedichino al paziente anche tempo ed attenzione.»