I TUMORI DEL PANCREAS: I GRANDI KILLER DEL TERZO MILLENNIO

30/09/2011

Intervista al Dott. Pier Lorenzo Costa

Abbiamo intervistato su questo argomento di drammatica gravità il
Dott. Pier Lorenzo Costa, grande esperto di patologia addominale e pancreatica, in particolare, nuovo consulente del Poliambulatorio.


D.” Dott. Costa ci parli del tumore pancreatico.”
R. I tumori del Pancreas sono di vario tipo ma il più frequente è L’Adenocarcinoma duttale, che da solo copre circa il 90% di tutte le neoplasie maligne del Pancreas.

D. “Ci spieghi meglio le caratteristiche.”
R. E’ un cancro di elevata malignità, lei pensi solo che una volta fatta la diagnosi soltanto l’1-5% dei pazienti sono ancora in vita dopo 5 anni.

D.” Sono numeri davvero drammatici.”
R. In effetti il cancro del Pancreas è la quarta causa di morte per tumore negli uomini e la quinta nelle donne.

D. “Quali sono i sintomi?”
R. Innanzitutto il dolore epigastrico, profondo, con irradiazione posteriore (tanto che spesso i sintomi del cancro vengono confusi con quelli dell’artrosi lombare e per questa patologia i pazienti vengono trattati), dimagrimento, iperglicemia. L’ittero (cioè il colorito giallo delle sclere e della cute) è un sintomo precoce nei tumori localizzati alla testa del pancreas (circa il 60% dei casi). Sono possibili anche l’ostruzione duodenale e l’emorragia digestiva.

D. “Come si fa la diagnosi?”
R. Purtroppo la diagnosi è sempre tardiva, è solo nel 20-30% dei casi è possibile fare un intervento chirurgico radicale (asportazione completa del tumore).
L’intervento, peraltro, modifica assai poco le statistiche di sopravvivenza.

D. “Ci sono dei nuovi metodi per fare diagnosi?”
R. Il vecchio “acume clinico”, tipico degli anni 70, è stato sostituito dalle innumerevoli innovazioni tecnologiche di questi ultimi decenni (Ecografia, Tac, Risonanza Magnetica, Pet) tanto che è difficile definire quali di queste sia la migliore nel singolo paziente.
Ritengo però che, nel sospetto di cancro del pancreas, il primo approccio per la diagnosi può essere l’ecografia anche se le metodiche più pesanti (TAC ed RM) forniscono maggiori dettagli, soprattutto al fine della operabilità.


D. “Una volta fatta la diagnosi per valutare se è possibile fare un intervento radicale che in ogni caso può permettere solo di aumentare il tempo di sopravvivenza cosa occorre valutare?”
R. Sono molti i fattori da considerare:

  • La localizzazione;
  • Le dimensioni;
  • Coinvolgimento dei grossi vasi circostanti;
  • Presenza di metastasi (linfonodali, epatiche, peritoneali).
  • Sono tutte considerazioni da fare per stabilire se sia possibile o meno un intervento radicale.


D.” Se la terapia chirurgica non è possibile cos’altro si può fare?”
R. Ci sono altri trattamenti ad esempio:

  • Chemioterapia
  • Endoscopia
  • Radioterapia
  • Una speranza più consistente è data da una nuova tecnica che consiste nella termoablazione di una parte del tumore con la radio frequenza.


D. “Dott. Costa, lei inizia la collaborazione con il Poliambulatorio con informazioni su una malattia drammatica, quale può essere considerato il tumore del Pancreas, ci prometta che in futuro ci parlerà anche di malattie più benigne e ci darà qualche indicazione sugli stili di vita (alimentazione o altro) che possono essere utili nell’evitare l’insorgere di queste malattie?”

R. Promesso, cercherò di dare consigli utili a tutti.