RINITE ALLERGICA

07/05/2012

A cura della Dott.ssa Manola Sarmati

La Rinite Allergica è una patologia in costante aumento in quasi tutto il mondo.
Si stima che il 10-30% della popolazione generale soffra di rinite allergica, nei bambini addirittura questa percentuale salirebbe al 40%.


Può comparire a qualsiasi età, con un picco di incidenza tra i 20 e i 30 anni; c’è una lieve prevalenza nel sesso femminile e nel 50% dei casi sono presenti fattori ereditari.


La rinite allergica è dovuta ad una infiammazione della mucosa nasale scatenata dall’esposizione all’allergene. In tale processo infiammatorio vengono coinvolti diversi tipi di cellule, in particolare mastociti, eosinofili e basofili, che, attivandosi, rilasciano i mediatori e le citochine responsabili delle alterazioni fisiopatologiche (ad es. l’attivazione dei nervi sensoriali, l’essudazione plasmatica, la congestione dei sinusoidi venosi) e dei sintomi.


I sintomi più frequenti sono: ostruzione nasale, rinorrea, prurito intranasale e starnutazioni ricorrenti; talvolta si associano iposmia e congiuntiviti, con eccessiva lacrimazione, prurito e arrossamento degli occhi.
Il contatto con l’allergene scatena i sintomi; spesso i fattori irritanti come il fumo di tabacco, l’aria fredda o gli odori forti possono amplificare la sintomatologia.
Spesso i pazienti presentano anche tosse e respiro sibilante asmatiforme: respirando con la bocca, per la marcata congestione delle mucose nasali, i granuli dei pollini riescono infatti a raggiungere l’albero bronchiale.
La rinite allergica può essere associata a più frequenti otiti medie, sinusiti o poliposi nasale o ad asma.


La rinite allergica può essere stagionale o perenne.
La rinite stagionale è causata da pollini e muffe che compaiono nell’atmosfera in particolari periodi dell’anno.
La rinite perenne invece è legata all’esposizione ad allergeni presenti nell’ambiente domestico e/o lavorativo tutto l’anno (come gli acari della polvere o i derivati epidermici di alcuni animali).