ORECCHIO, NASO E GOLA: UN TERZETTO DELICATO

30/07/2009

Intervista al Dott. Sergio Petrella, chirurgo otorinolaringoiatra

Sono tante e le patologie che possono colpire questi organi fondamentali

 

di Lorella Barlaam, articolo uscito su Chiamami Città il 29 luglio 2009.

Il Dott. Sergio Petrella, specializzato in otorinolaringoiatria e patologia cervico-facciale presso l’università di Ferrara e in audiologia presso l’Università di Firenze, da anni esercita la sua attività come chirurgo otorinolaringoiatra all’ospedale Infermi di Rimini, dove si occupa anche della chirurgia di tiroide, ghiandole salivari, laringe e collo. Svolge l’attività ambulatoriale presso il Poliambulatorio Valturio di Rimini.

 

 

Dott. Petrella, chi è l’otorinolaringoiatra?

 

«E’ lo specialista che si occupa del trattamento medico e chirurgico delle malattie dell’orecchio, del naso, della gola e del collo. Interviene con lo pneumologo nella diagnosi e nella terapia delle apnee ostruttive del sonno, collabora con il chirurgo maxillo-facciale per i traumi dello scheletro facciale, con l’oculista per le patologie delle vie lacrimali e con il dermatologo per la patologie neoplastiche del volto. Interveniamo di frequente per deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati, asportazione in endoscopia dei polipi nasali, tonsillectomia e/o adenoidectomia. Ma ci occupiamo anche dei tumori che colpiscono il laringe, le ghiandole salivari, la tiroide, la lingua ed il cavo orale. Nei bambini gli interventi più consueti sono l’asportazione delle tonsille e/o delle adenoidi ed il drenaggio timpanico.»

 

 

Fumo, inquinamento e alcol, danni in aumento

 

Quali sono le patologie più frequenti?

 

«I sintomi per cui siamo consultati più spesso sono abbassamento della voce, dolore alla deglutizione, dolore e tumefazione al collo, difficoltà respiratoria nasale, infiammazioni ricorrenti delle tonsille, dell’orecchio, russamento o apnee notturne. I bambini hanno spesso patologie respiratorie croniche e infiammazioni ricorrenti delle prime vie respiratorie, con otite catarrale. Arrivano da noi quando nonostante le cure praticate dal pediatra continuano ad avere difficoltà nella respirazione nasale o dolore all’orecchio con diminuzione dell’udito. Gli adulti spesso hanno problemi alle prime vie respiratorie, con tonsilliti ricorrenti, difficoltà nasali e cefalea per infiammazione ai seni paranasali. Oggi a causa dell’inquinamento atmosferico ed acustico, per l’abuso del fumo e dell’alcool le patologie otorinolaringoiatriche sono in aumento. Ci sono poi disturbi non specificamente di nostra competenza, come il reflusso gastroesofageo, che può manifestarsi con sensazione di un corpo estraneo in gola, tosse, raucedine, anomalie del sonno ecc. e le otalgie riferite, dolori all’orecchio legati a patologie dentarie, dell’articolazione temporomandibolare e del cavo orale .»

 

 

I problemi otoiatrici non si verificano solo d’inverno…

 

«Anzi. D’estate sono frequenti le ostruzioni del canale auricolare per tappo di cerume, le infezioni del condotto uditivo esterno (otite esterna), l’otomicosi e le infezioni dell’orecchio medio. Spesso riscontriamo la perforazione da trauma della membrana timpanica, e non sempre si chiude spontaneamente: a volte è necessario un piccolo intervento.»

 

Come si manifesta l’otite?

 

«Con dolore da moderato ad acuto, senso di ostruzione, ipoacusia, acufeni, febbre.

 

 

 La membrana timpanica può perforarsi, con fuoriuscita di materiale purulento (otorrea), che talvolta può essere l’unico sintomo. Per prevenire le otiti bisogna evitare le malattie da raffreddamento e le infezioni delle alte vie respiratorie. In caso di diminuzione dell’udito controlliamo con l’otoscopio il canale uditivo, per escludere il “tappo di cerume”. Il cerume è il prodotto della secrezione delle ghiandole ceruminose e sebacee del condotto uditivo esterno, ha funzione lubrificante e antibatterica, ma molte volte per l’uso improprio del cotton-fioc, un eccesso di produzione o se si lavora in ambienti polverosi se ne determina un accumulo che ostruisce il canale auricolare: si sente meno bene (ipoacusia) e si sentono le orecchie come otturate.

 

 

Il primo intervento nelle otiti e nelle patologie del naso e della gola spetta comunque al medico di famiglia; se la sintomatologia non si risolve chiederà lui una consulenza specialistica. La visita clinica si svolge attraverso l’anamnesi, l’ispezione, la palpazione e l’esame diretto di naso, orecchio, cavo orale, orofaringe, laringe mediante strumenti tradizionali e/o a fibre ottiche. Se si sospetta un tumore, l’indagine risolutiva è la biopsia. In caso di sordità si esegue un esame audiometrico.»

 

 

Un guaio tipicamente estivo: l’eccesso di aria condizionata

 

Un piccolo prontuario dei problemi più frequenti in estate…

 

«Per liberare il condotto uditivo ostruito dal  “tappo di cerume” lo si ammorbidisce con l’uso di gocce oleose per qualche giorno e poi si esegue un lavaggio auricolare, con acqua tiepida a 37° ma solo se il paziente non ha infiammazioni o perforazione del timpano. Molto diffusa è anche l’otite esterna, che interessa la cute del condotto uditivo che infiammandosi per contaminazione batterica si gonfia e si arrossa causando dolore intenso, ostruzione del condotto e febbre. Può essere trattata in forma iniziale con instillazione di gocce antibiotiche e cortisoniche, ma non va sottovalutata, soprattutto in soggetti diabetici e con decadimento fisico.

 

 

D’estate aumentano anche le patologie respiratorie legate all’uso smodato dell’aria condizionata, con bruschi sbalzi di temperatura. Un altro problema frequente è l’epistassi, cioè l’improvvisa perdita di sangue dal naso, dovuta a fragilità dei capillari per microtraumi del setto nasale, traumi nasali o facciali, secchezza nasale da aria condizionata, infiammazioni rino-sinusali, ipertensione arteriosa, tumori del naso e dei seni paranasali. E’ comune nei bambini, e  spesso per interromperla basta comprimere le pinne nasali, o inserire nella narice un batuffolo di cotone imbevuto d’acqua ossigenata. Se l’epistassi è frequente occorre eseguire gli esami ematologici di routine. Negli adulti è importante controllare la pressione arteriosa.»

 

 

Riassumendo: occorre consultare lo specialista…

 

«…quando i problemi respiratori nasali sono causa di OSAS, cefalea, difficoltà respiratoria nasale, infiammazioni del cavo orale e delle tonsille, dolore nella deglutizione, abbassamento di voce, tumefazioni al collo, dolore all’orecchio e ipoacusia. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi in prima istanza al medico di famiglia o al pediatra che valuteranno se consultare lo specialista. Per quanto riguarda la prevenzione, non fumare e bere alcolici con moderazione è il primo presidio, poi prevenire i raffreddamenti evitando i passaggi bruschi dal caldo al freddo.»