STILI DI VITA E DIFESA DELLA SALUTE PARLIAMO DI PREVENZIONE

01/06/2012

Intervista al Dott. Fernando Santucci


Abbiamo intervistato su questo importante argomento il Dott. FERNANDO SANTUCCI, Cardiologo esperto e Direttore Sanitario del Poliambulatorio Valturio.


D. “Dott. Santucci, secondo le ultime statistiche i nati in questo secolo avranno un’aspettativa di vita superiore ai 100 anni, se desideriamo arrivare a questo traguardo, come devono cambiare i nostri comportamenti?”


R. La possibilità di arrivare a cento anni di vita, grazie al miglioramento delle condizioni socio sanitarie e agli aiuti delle industrie farmaceutiche può certamente aumentare in maniera considerevole, rimane però il problema delle condizioni cliniche e fisiche con le quali si arriverà a questa venerabile età.


D. “Se abbiamo ben capito lei ha qualche dubbio, si spieghi meglio.”


R. Purtroppo la vita media si è allungata, ma ancora non siamo riusciti a trovare l’elisir dell’eterna giovinezza e dopo gli 85 anni, spesso e volentieri anche prima, la maggior parte della popolazione presenta serie patologie degenerative che interessano l’apparato locomotore (DIFFICOLTA’ O IMPOSSIBILITA’ A DEAMBULARE) o il sistema nervoso (ALZHAIMER O DEMENZA SENILE) o il sistema cardiovascolare (INFARTI , ICTUS ARTERIO E ATERO SCLEROSI).


D. “La cosa adesso è più chiara, ci dica allora quali comportamenti dobbiamo adottare per vedere se è possibile vivere più a lungo conservando il nostro stato di salute.”


R. Dare una risposta è cosa molto ardua , infatti ci troviamo di fronte al solito dilemma: è meglio affidare ad altri (ASL, INDUSTRIA CHIMICA) la protezione e la cura della nostra salute; o è meglio impegnarsi in prima persona?


D. “Lei è un medico esperto ci consigli.”


R. Io non ho dubbi, pur apprezzando i progressi della farmacologia ritengo che senza educazione e prevenzione sia impossibile conservare lo stato di salute, esso è infatti il patrimonio che la natura, o Dio che dir si voglia, ci ha donato al momento della nascita.


D. “E allora Dottore ci dica cosa intende per prevenzione e cosa è necessario conoscere per attuarla.”


R. Prevenzione ha una etimologia latina “Praevenire”, vuol dire arrivare prima, cioè avere comportamenti adatti a conservare lo stato di salute ed allontanare nel tempo comparsa di malattie.
Purtroppo, spesso e volentieri la parola prevenzione viene usata solo come parola ed allora tutti ne parlano e, nessuno, a partire dagli operatori, la mette in pratica e la prevenzione è simile all’araba fenice, che ci sia ognun lo dice cosa sia nessun lo sa………


D. “E allora Dottore cerchi di spiegarcelo lei.”


R. A mio parere tre sono i punti base della prevenzione:
• INFORMARE;
• EDUCARE;
• CONVINCERE;
• IN PRIMIS UNO STILE DI VITA PRIMA DI ESSERE IMPOSTO DEVE ESSERE SPIEGATO IN TUTTI I SUOI DETTAGLI; Faccio un esempio, noi scriviamo bene o male a seconda di quello che ci hanno insegnato a scuola e al tempo che abbiamo dedicato allo studio;
• LA STESSA ATTENZIONE DEVE ESSERE RISERVATA ALLA PREVENZIONE,DA UNA PARTE MAESTRI ESPERTI CHE CI CONVINCANO SENZA TERRORIZZARCI DEI VANTAGGI LEGATI ALL’ADOZIONE DI DETERMINATI COMPORTAMENTI, DALL’ALTRO LA VOLONTA’ DI APPRENDERE E LA COSTANZA NECESSARIA PER MODIFICARE DETERMINATI ATTEGGIAMENTI che il più delle volte sono sbagliati;


D. “Sono tutte belle parole Dottore, se però continuiamo a restare nell’olimpo delle idee, non risolviamo nulla, per cortesia scenda terra terra.”


R. Cercherò di farlo, allora lei pensi al corpo umano, lo vede come una macchina meravigliosa, un tutto unico che funziona alla perfezione ma è condizionato da un piccolo però “si usura col passare del tempo”.
E’ sufficiente che un’ottantenne metta in fila 8 fotografie scattate alla distanza di 10 anni una dall’altra per rendersi conto in maniera esplosiva dell’invecchiamento del corpo.

Se poi noi mettiamo insieme fotografie di 100 ottantenni e li dividiamo per sesso vediamo che anche la natura opera in maniera diversa, infatti tutti sono invecchiati, però ognuno in maniera diversa c’è chi lo è di più e chi lo è di meno.
Se andiamo a scavare nella loro vita e facciamo un’anamnesi analitica delle loro abitudini e dei loro stili di vita troviamo nella maggior parte dei casi la chiave di queste differenze:


• UNA PICCOLA PARTE DI ESSI HA AVUTO LA FORTUNA DI NASCERE CON UN CORREDO CROMOSOMICO BEN CORAZZATO E RESISTENTE A TUTTI GLI INSULTI , QUESTI SONO DEI PRIVILEGIATI CHE NON HANNO PAGATO IN TERMINI DI SALUTE I LORO ERRORI E POSSONO CONSIDERARSI BACIATI DALLA DEA FORTUNA;

• ACCANTO A QUESTI CE NE SONO TANTI ALTRI CHE HANNO PAGATO I LORO ERRORI E SI TROVANO PRIGIONIERI DELL’INABILITA’ MOTORIA O DI QUELLA MENTALE;

• SE POI NOI AVESSIMO AVUTO LAPOSSIBILITA’ DI AVERLI SEGUITI TUTTI QUANTI FIN DALLA NASCITA AVREMMO POTUTO NOTARE UNA CONSISTENTE DIMINUZIONE DEL LORO NUMERO E QUESTO ILPIU’ DELLE VOLTE NON E’ STATA COLPA DEL DESTINO CINICO E BARO MA, SEMPLICEMENTE DI COMPORTAMENTI TALVOLTA SOLO ERRATI MA TAL’ALTRA DI VERE E PROPRIE FOLLIE;


D. “Adesso abbiamo le idee più chiare, però non si perda in considerazioni filosofiche, e scenda davvero nei dettagli.”


R. Come ho già ricordato il corpo umano è una creazione meravigliosa, noi lo vediamo come un tutto unico, ne accettiamo la funzionalità, rimaniamo sorpresi quando questa funzionalità si altera e ci domandiamo ingenuamente come sia potuto accadere e solo allora ci rivolgiamo a un medico sperando che ci trovi, senza sbagliare, la medicina giusta.
Questo metodo è completamente errato, infatti, la malattia è la fase finale e non quella iniziale di un processo (come molti erroneamente credono) e la stessa avrebbe potuto essere evitata se avessimo imparato a conoscere anche per sommi capi la complessità dei processi che regolano l’attività dei nostri organi.


E’ NECESSARIO RICORDARE CHE NOI SIAMO UN TUTTO UNICO COMPOSTO PERO’ DA CIRCA 60 -70 MILIONI DI MILIARDI DICELLULE ,CELLULE CHE NASCONO, SI RIPRODUCONO, LAVORANO, MUOIONO.


IL LORO LAVORO E’ PARAGONABILE A QUELLO DI UNA GRANDE ORCHESTRA O ALLE ROTELLINE MAGICHE DI UN OROLOGIO , IL SINCRONISMO DEI VARI ELEMENTI DEVE ESSERE UNA SIMBIOSI PERFETTA, OGNI UNITA’ SVOLGE UN COMPITO SPECIFICO ED E’ SUFFICIENTE LA DEFAILLANCE DI UN ELEMENTO PERCHE’ LA MUSICA CAMBI ED IL CONCERTO SI INTERROMPA QUALCHE VOLTA SOLO MOMENTANAEAMENTE E QUALCHE ALTRA PER SEMPRE.


CHIARITO QUESTO CONCETTO BASILARE E’ DI TUTTA EVIDENZA CHE DOBBIAMO AVERE NEI CONFRONTI DI QUESTI MILIONI DI MILIARDI DI LAVORATORI UN ATTEGGIAMENTO ALTAMENTE, SINDACALIZZATO, NON STRESSARLE CON TURNI DI LAVORO OSSESSIVI,CONCEDERLE OGNI TANTO QUALCHE ATTIMO DI RELAX, MANDARLE IN FERIE, NUTRIRLE CON ALIMENTI NATURALI E NON TAROCCATI DA SOSTANZE CHIMICHE DI CUI NON SIAMO IN GRADO DI CONOSCERE GLI EFFETTI NEL TEMPO , DI OSSIGENARLE FACENDO ATTIVITA’ FISICA ANCHE MODERATA MA CONTINUA, INFATTI DOBBBIAMO RENDERCI CONTO CHE VOLENDO BENE A LORO VOGLIAMO BENE A NOI STESSI E CHE LA LORO SALUTE E’ LA NOSTRA SALUTE, IN DEFINITIVA ANCHE SE E’ UN AMORE INTERESSATO E’ UN AMORE NECESSARIO.


D. “Grazie Dottore questa immagine di milioni di lavoratori che devono essere tutelati per il buon funzionamento dell’azienda corpo è molto suggestiva e di indubbia efficacia, adesso rispettando i canoni della prevenzione che ci ha già ricordato entri nei dettagli ci spieghi gli stili di vita salutari utili a conservare lo stato di salute di miliardi di lavoratori che non visti lavorano all’interno e all’esterno del nostro organismo.”


R. Molto volentieri intanto ve li elenco, poi in successive interviste approfondirò.


STILI DI VITA VIRTUOSI:


• DIETA
• ATTIVITA’ FISICA
• CONTROLLO DELLO STRESS
• FILOSOFIA DI VITA


STILI DI VITA DANNNOSI CHE CREANO DIPENDENZA:


• TUTTI GLI ECCESSI
• ABUSO DI ALCOOL
• FUMO
• USO E ABUSO DI DROGHE B
• SEDENTARIETA’

D.“Grazie Dottore alla prossima.”

 



Intervista al Dott. Fernando Santucci