IL VINO - INFORMAZIONE SUI COMPONENTI E SUGLI EFFETTI

23/08/2012

A cura del Dott. Santucci Fernando

E’ di questi giorni la notizia di un giovane di 16 anni ricoverato in ospedale per coma etilico.


Di fronte a questi eventi carichi di drammaticità stampa e mass-media propinano titoloni che di giorno in giorno si rimpiccioliscono fino a scomparire per poi ripresentarsi dopo qualche tempo quando un episodio analogo getta nella disperazione un’ altra famiglia.


Si parla genericamente di prevenzione, senza approfondire, e soprattutto senza informare.


Così la parola prevenzione assomiglia sempre più all’araba fenice “che ci sia ognun lo dice cosa sia nessun lo sa..”


Prevenzione deriva dal latino “PRAEVENIRE” che vuol dire “ARRIVARE PRIMA” però se vogliamo darle un significato è necessario spiegare a chi di dovere quali siano i comportamenti da mettere in atto per evitare che eventi così sgradevoli continuino ad accadere: questo può essere ottenuto con l’informazione supportata dall’educazione volta a convincere i ragazzi e le ragazze sugli impatti negativi che l’abuso di alcol può provocare.


Vediamo allora cosa fare per convincere un ragazzo o meglio ancora una ragazza o comunque chi è portato ad assumere alcol in quantità eccessiva ad avere comportamenti più moderati.


Cerchiamo di spiegare quali sono i componenti del vino e quali sono gli effetti che gli stessi provocano nel nostro organismo a livello cellulare.

IL VINO - INFORMAZIONE SUI COMPONENTI E SUGLI EFFETTI:


La mamma del vino è la VITE ed è dal suo prodotto l’UVA che il vino deriva.
La vite è una pianta perenne che può vivere per secoli e per vivere necessita di climi temperati.
L’UVA si trasforma in vino mediante un processo di fermentazione alcolica, i protagonisti di questo processo di fermentazione sono i saccaromiceti o lieviti presenti sulla buccia o nella polpa che trasformano gli zuccheri dell’uva in :


• ALCOL ETILICO
• ANIDRIDE CARBONICA


Componente base dell’UVA oltre al graspo è L’ACINO, esso è costituito dalla polpa, dalla buccia e dai vinaccioli.
La buccia è quella che dà il COLORE al vino e contiene sostanze aromatiche che vengono ben percepite come essenze di frutta o sapori di bosco.


Nella buccia inoltre sono contenute altre sostanze come fibre solubili (PECTINE) o insolubili (CELLULOSA) e sostanze antiossidanti che nel caso specifico si chiamano ANTOCIANI.


LA POLPA è la componente principale dell’uva (circa L’80 - 85% del peso) ed è la sostanza da cui prende origine il vino; i componenti principali della polpa sono:


• Acqua circa il 70-75%;
• Glucosio e fruttosio circa 5-6 grammi in 100 grammi di uva;
• Acido malico, tartarico, citrico;
• Fibre liposolubili (PECTINE);
• Sali minerali (RAME, MAGNESIO, FOSFORO, FERRO, POTASSIO, CALCIO, ZINCO);
• Vitamine, in particolare vitamina C, vitamina B, niacina.


Altri componenti dell’uva sono i VINACCIOLI CHE, SONO MOLTO RICCHI DI SOSTANZE ANTIOSSIDANTI E DI ACIDI GRASSI POLI INSATURI. Capostipite di queste sostanze è L’ACIDO LINOLEICO ricco di OMEGA 6, i vinaccioli pertanto sono una importantissima fonte di antiossidanti.


Fatta questa doverosa premessa sui componenti organolettici dell’uva vediamo adesso di entrare nel cuore dell’argomento e di parlare delle caratteristiche del vino.


Il VINO è essenzialmente una soluzione idroalcolica con un contenuto di ACQUA che si aggira tra l’80 e l’85%, in questa componente acquosa sono sciolte tutte le altre sostanze.


Secondo componente importante del vino è l’alcool, la sua quantità è molto variabile e viene espressa in gradi centigradi, per esemplificare un vino che ha una gradazione di 12 gradi contiene percentualmente 12 millilitri di alcool ogni 100 millilitri di vino.
Nel vino sono poi contenute altre 500 sostanze che derivano dal processo di fermentazione.
L’etanolo, o alcol etilico, è molto solubile in acqua per cui appena bevuto passa nel tratto gastroenterico dove viene rapidamente assorbito in percentuali diverse nella bocca, nello stomaco, nel duodeno, nell’intestino tenue e in minor misura nel colon, una volta assorbito passa rapidamente nel sangue arrivando in primis nel fegato attraverso la vena porta e poi a tutti gli altri organi con particolare predilezione per i polmoni, il cervello, i reni.

In particolare è necessario ricordare che:


BERE A STOMACO VUOTO VUOL DIRE ASSORBIRE NEL GIRO DI 10 - 40 MINUTI TUTTO L’ALCOOL, e questo spiega l’ euforia, la disibinizione e il senso di testa confusa che si avverte anche dopo una piccola dose di vino o ancora di più dopo un superalcolico, al contrario l’assorbimento dell’alcol è molto più lento a stomaco pieno, si va da un’ora a tre, quattro ore;


PIU’ ALTA E’ LA GRADAZIONE DELL’ALCOOL CHE SI BEVE MAGGIORE E’ LA SUA VELOCITA’ DI ASSORBIMENTO, INOLTRE I RAGAZZI E LE RAGAZZE FINO A 16 ANNI E LE DONNE AD OGNI ETA’ MANCANO DI UN ENZIMA A LIVELLO EPATICO CHE NE RALLENTA LA METABOLIZZAZIONE, NE CONSEGUE CHE L’ALCOLEMIA SALE PIU’ RAPIDAMENTE ED I SUOI EFFETTI SI MANIFESTANO IN MANIERA VELOCE; QUESTA E’ LA RAGIONE PER CUI SAREBBE BENE CHE I GIOVANI NON BEVESSERO ALCOL; E LE DONNE BEVESSERO PER TUTTA LA VITA IN QUANTITA’ MINIME (4-9) BICCHIERI A SETTIMANA;


UN CONSIGLIO PER TUTTI, QUANDO SIETE AL RISTORANTE, PRETENDETE DAL CAMERIERE CHE IL VINO SIA MESSO IN TAVOLA IN CONTEMPORANEA CON L’ARRIVO DEL CIBO; ALTRO CONSIGLIO DA SEGUIRE E’ QUELLO DI BERE A PICCOLI SORSI SENZA TRANGUGIARE, QUESTA E’ LA MANIERA MIGLIORE PER NON FARSI DEI DANNI ED APPREZZARE QUELLO CHE DA SEMPRE E’ STATA LA BEVANDA PREFERITA DAGLI DEI, BEVENDO A SORSI SI E’ IN GRADO DI APPREZZARE MEGLIO IL GUSTO E RETROGUSTO E SOPRATTUTTO PROVARE IL PIACERE SENSORIALE, QUASI ORGASMICO, TIPICO DELL’ABBINAMENTO PERFETTO TRA VINO E CIBO.


UNA VOLTA ASSORBITO L’ALCOOL VIENE ELIMINATO TRAMITE IL RESPIRO, IL SUDORE E LE URINE.


LA PIU’ IMPORTANTE VIA DI ELIMINAZIONE E’ QUELLA RESPIRATORIA
ED E’ QUESTA CHE RENDE POSSIBILE LA PROVA DEL PALLONCINO CHE TANTO DANNO HA PROVOCATO SIA A CHI HA BEVUTO IN ECCESSO SIA A CHI VENDE IL VINO. CON QUESTA PROVA SI RIESCE A CAPIRE IL TASSO DI ALCOOLEMIA DEL SANGUE IN QUANTO LA STESSA E’ PROPORZIONALE A QUELLA PRESENTE NEL RESPIRO.


LA QUANTITA’ DI ALCOOL CHE NON VIENE ELIMINATA VIENE METABOLIZZATA DAL FEGATO, IL QUALE LA TRASFORMA IN DUE PRODOTTI ALTAMENTE TOSSICI ACETALDEIDE E IONI IDROGENO, SONO DUE PRODOTTI CHE PER FORTUNA IN TEMPI ABBASTANZA LUNGHI CON MECCANISMI CHE NON VI STO A SPIEGARE PORTANO ALLA CIRROSI , AL CANCRO DEL FEGATO E ALLA DIPENDENZA.

L’ ALCOOLISTA CRONICO, NONOSTANTE L’ELEVATO POTERE CALORICO DELL’ALCOOL NON INGRASSA PERCHE’ GRAZIE AD UN PROCESSO PARTICOLAREIL BEVITORE CRONICO BRUCIA TUTTE LE CALORIE CHE SI E’ PROCURATO CON L’ALCOOL.


Classificazione dei vini a seconda del loro contenuto in zuccheri:


• SECCHI, contengono da 1 a 5 grammi litro di zucchero;
• ABBOCCATI, contengono da 6 a 20 grammi litro di zucchero;
• AMABILI, da 20 a 50 grammi litro di zuccheri;
• DOLCI, da 50 a 100 grammi litro di zuccheri.

Un mito da sfatare è quello che i vini spumanti non contengono zucchero, infatti la quantità presente al loro interno è superiore a quella dei vini normali ma non viene avvertita causa il sapore acidificante dell’anidride carbonica.

E’ importante da un punto di vista culturale, quindi, conoscere il contenuto in zucchero degli spumanti e il loro nome:


• EXTRABRUT, meno di sette grammi per litro;
• BRUT, 7 – 15 grammi;
• EXTRA DRY, 12 – 20 grammi;
• DRY, 17 - 35 grammi;
• SEMISECCO 33 – 50 grammi
• DOLCE oltre 50 grammi.


Vediamo di approfondire i rapporti tra vino e salute, cercando di spiegare i motivi per i quali il vino è utile a conservare la salute ed anche i danni che l’abuso dello stesso provoca:


Il vino è un alimento, usato con moderazione protegge la nostra salute;

Regola di base è che deve essere gustato nella giusta dose, dose che può variare da individuo a individuo.


Un consumo moderato protratto per tutta la durata della vita ci protegge da malattie importanti che possono interessare i seguenti apparati:


• L’APPARATO CARDIOVASCOLARE;
• IL SISTEMA NERVOSO;
• INOLTRE PER LA QUALISTA’ DEI SUOI COMPONENTI HA UNA FUNZIONE DETERMINANTE NEL RALLENTARE IL PROCEDIMENTO DI INVECCHIAMENTO CELLULARE E PUO’ ESSERE CONSIDERATO ALLA STREGUA DI UN ELISIR CHE CI PERMETTE DI MANTENERE PIU’ GIOVANI LE CELLULE
• PER GIUSTA DOSE INTENDIAMO 7-12 BICCHIERI A SETTIMANA NELL’UOMO, 4-7 BICCHIERI A SETTIMANA NELLA DONNA;
• RIPETO CHE FINO AI 16 ANNI DI ETA’ IL VINO E GLI ALCOOLICI IN GENERALE VANNO ASSOLUTAMENTI SCONSIGLIATI, PENA GRAVI DANNI PER LA SALUTE;


Il motivo di questa riduzione del rischio è dovuto al fatto che la presenza al suo interno di sostanze antiossidanti (ANTOCIANI, TANNINI, RESVERATROLO, FLAVONI E COSI’ VIA), SOSTANZE CHE COMBATTONO I RADICALI LIBERI ACCUMULATI GRAZIE AI NOSTRI STILI DI VITA SCORRETTI COME AD ESEMPIO GLI ABUSI DIETETICI, LA SEDENTARIETA’, IL MANCATO CONTROLLO DELLO STRESS:


E’ CONSIGLIABILE IL VINO ROSSO RISPETTO A QUELLO BIANCO, PERCHE’ NELLA BUCCIA CHE COME RICORDIAMO E’ QUELLA CHE DA’ COLORE AL VINO SONO CONTENUTI PIU’ POLIFENOLI;


• Il vino inoltre previene l’aterosclerosi abbassando il colesterolo cattivo e aumentando quello buono e diminuendo l’aggregazione delle piastrine, insomma una dose moderata di vino può essere a lungo termine meglio dell’aspirina;
• VINO E MALATTIE NEUROLOGICHE;
• Pur potendo avere effetti positivi in alcune malattie neurologiche di tipo acuto come l’ictus ischemico, studi provati dimostrano la grande ininfluenza del vino in alcuni tipi di malattie cerebrali croniche come la demenza senile e il morbo di Alzhaimer…
• Altre patologie in cui il vino interviene positivamente sono il diabete, l’osteoporosi, la menopausa, sembra infatti che il rasveratrolo contenuto nella buccia abbia un’azione simile agli estrogenie diminuisca le tipiche vampate.
• Migliora le funzioni digestive a partire dalla bocca dove aumenta la salivazione per continuare nello stomaco dove aumenta la secrezione di gastrina e succhi gastrici.
• Utile il suo intervento per prevenire la formazione di calcoli renali o colecistiti.
• Ci sono studi importanti che dimostrano che chi beve vino in maniera moderata vive più a lungo di chi è astemio e la maggior sopravvivenza sarebbe legata a una minor incidenza di ictus e infarti (COPENAGHEN HEART STUDI);
• Altra cosa da ricordare riguardante le qualità salutari del vino è quello che venne chiamato il FENOMENO FRANCESE; in Francia infatti, patria dei grandi vini dallo champagne ai bordolesi uno studio coordinato dall’oms in 17 paesi risultò che le morti per malattie vascolari erano di 5 volte inferiori rispetto ad altri paesi; gli studiosi ipotizzarono che questo risultato fosse da attribuirsi al consumo di vino rosso. I dati di questo studio sono poi stati confermati da altri studi effettuati sia in Europa che in America e il merito di questi importanti risultati è stato attribuito non tanto all’alcool contenuto nel vino quanto a una serie di sostanze bioattive tra cui polifenoli che nel vino rosso son presenti in un cocktail armonioso ed equilibrato, i polifenoli sono determinanti per la gradazione del colore del vino rosso, per l’imbrunimento dei vini bianchi, per gli aromi, ed il profumo. E sono in gran parte responsabili, degli effetti salutistici del vino;


Fino ad ora abbiamo discusso dei vantaggi che il vino procura alla nostra salute, vediamo invece quali e quanti sono i danni che l’abuso di sostanze alcooliche provoca sia in acuto che in cronico.


• Bevute smodate possono portare alla tossicosi acuta , se al contrario l’eccesso diventa cronico si può arrivare alla dipendenza, e all’ alcolismo cronico. Quest’ultima condizione da un punto di vista medico è responsabile della comparsa di gravi malattie a carico del fegato (CIRROSI O TUMORI STEATOSI; EPATITE ALCOLICA) malattie che in gran parte sono determinate dall’alcool etilico soprattutto in soggetti con predisposizione genetica e in chi si alimenta poco e male. Oltre a queste malattie del fegato che sono le più frequenti l’ abuso di sostanze alcoliche è in varia misura responsabile dello sviluppo di altre forme di tumore (BOCCA, FARINGE, ESOFAGO, STOMACO, INTESTINO, QUALCHE VOLTA ANCHE DI TUMORI DEL SENO).
• Da ricordare che l’abbinamento TABACCO ABUSO DI ALCOL AUMENTA IL RISCHIO DI TUMORI IN MANIERA ESPONENZIALE.
• L’abuso cronico di alcol può portare infine alla dipendenza. Per fortuna al contrario di altre sostanze il tempo per arrivare alla dipendenza è abbastanza lungo e se ne ha volontà gli effetti possono regredire; la dipendenza, una volta instaurata, porta ad assumere dosi sempre crescenti di alcol spesso purtroppo crea anche un effetto paradosso in quanto bastano dosi sempre minori per essere ubriachi.
• La dipendenza può essere sia di tipo fisico che psichico, la prima si ha quando l’organismo sente la carenza di alcool , la seconda è legata a sensazioni piacevoli che solo l’assunzione di alcool può dare.

Gli effetti del consumo di alcol in acuto nei giovani alle varie eta’


Le percentuali medie del consumo di alcool in età giovanile sono approssimativamente queste:

• 67% dei giovani tra 13 e 15 anni;
• 83% dei giovani tra i 16 e 18 anni;
• 64% tra i 19 e 24 anni;
• 66% dopo i 26 anni;
• Il consumo maggiore avviene il venerdì e il sabato sera. Purtroppo aumenta in continuazione per effetto emulativo il numero di ragazze che bevono alcolici anche in quantità eccessiva;


Queste percentuali sono veramente preoccupanti ed è necessario informare i giovani sui pericoli legati all’assunzione di dosi eccessive di alcool ma soprattutto educarli e informarli spiegando quali sono gli effetti dell’ alcol, solo in questa maniera sarà possibile evitare i tragici eventi che disseminano dolore nelle famiglie e che rappresentano un grave costo per morale e materiale per la società.
Dopo tanti anni di professione, dopo aver assistito ai tanti drammi che hanno distrutto non solo la vita di chi è deceduto ma anche quella di tanta genitori e nonni che sono rimasti a piangere, vorrei che tutti i ragazzi e le ragazze che considerano la sbornia come un modo diverso per divertirsi e disinibirsi tenessero a mente gli effetti dell’intossicazione acuta da abuso di sostanze alcoliche.


Gli effetti dell’ eccesso di alcol per chi guida possono essere cosi schematizzati:


• Rallentamento del tempo di reazione e coordinazione;
• Incapacità a misurare la velocità, la distanza e la posizione del veicolo;
• Carenza di riflessi di fronte ad un evento inatteso;
• Riduzione del campo visivo ed allungamento del tempo di recupero della vista;
• Aumento dell’aggressività con reazioni incontrollabili e anormali;
• Più sale il tasso alcolemico più queste reazioni si accentuano, con un tasso alcolemico superiore a 1,5% aumenta di 25 volte la possibilità di provocare un incidente;
• E’ importantissimo che queste cose vengano conosciute e recepite perchè, purtroppo sono ignote ai più giovani, ricordo che sono sufficienti due o tre bicchieri di vino a seconda della gradazione per superare il limite di 0.5 che è alla base della prova del palloncino, infatti l’alcol dopo pochi minuti viene in parte eliminato essendo una sostanza volatile con l’aria e la sua concentrazione e la quantità presente nell’aria è direttamente proporzionale a quella che è nel sangue;
• E’ poi necessario sapere che la risposta alcolemica varia da persona a persona e quindi sarebbe necessario che ognuno provasse col misuratore quanto alcool è necessario per mantenere il tasso al di sotto dello 0,5%, sul tasso alcolemico infatti influiscono il peso, il sesso, lo stato di salute, la corporatura, il rapporto tra massa grassa e massa magra;
• Particolare attenzione è necessaria da parte delle donne, in esse infatti il tasso alcolemico tende a salire di più che negli uomini perchè sono più basse di statura, perchè hanno più tessuto adiposo per chilo di tessuto corporeo, inoltre le donne mancano di enzimi gastrici ed epatici e come conseguenza hanno maggior difficoltà a metabolizzare l’alcool;
• Non ci sono metodi specifici per ridurre l’alcolemia, è necessario sapere che quando si beve un bicchiere con circa 10 grammi di alcol l’alcolemia aumenta di 0,2 - 0,3 punti. Non è consigliabile ricorrere a rimedi empirici come quello di diluire con acqua o di bere un bicchiere d’ acqua credendo di farla franca;
• Ricordare anche che il valore alcolemico non è antagonizzato dal caffè.

LA GIUSTA DOSE DI VINO


Ho cercato di spiegare che il vino è come un impermeabile double face, preso nelle dosi giuste e nelle occasioni giuste migliora il nostro stato di salute e ci allunga la vita, inoltre le dosi devono essere individuali e il consumo deve variare a seconda dell’ età e del sesso.


CONSUMO DI VINO A SECONDA DELL’ETA’:
INFANZIA


• Nell’infanzia LA TOSSICITA’ DELL’ALCOL è di 10 VOLTE SUPERIORE A QUELLA DELL’ADULTO E QUINDI CONSIGLIABILE NON CONSUMARE VINO fino ai 12 anni,
• IL PERIODO PIU’PERICOLOSO PER L’ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE con le inevitabili conseguenze a livello di incidenti stradali e di intossicazioni acute che possono portare anche al coma è tra i 18 e 25 anni, è prima di questa età che devono essere messi in pratica programmi di educazione che diano informazioni precise: bere vino solo durante i pasti , mai a stomaco vuoto, bere a piccoli sorsi e non a garganella, non superare mai i due bicchieri per pasto, non concludere il pasto stesso con un digestivo;
• I giovani devono sapere che la bevuta esagerata fuori pasto magari mischiando alcolici e superalcolici è foriera di brutti presagi ed è un attentato contro la bellezza del vivere;
• Le donne devono ricordare che sono fisiologicamente e biologicamente più fragili nei confronti delle sostanze alcoliche nei confronti dell’uomo, esse infatti vanno incontro ad intossicazioni acute con quantità molto minori rispetto all’uomo. Esse a parità di condizioni raggiungono livelli di alcolemia più elevati , più accentuata è la perdita di riflessi e in caso di abuso cronico sviluppano malattie gravi in tempi più brevi. Pur non conoscendo in maniera scientifica le cause si pensa che intervengano fattori metabolici ed ormonali in maniera combinata;
• Alle donne infine mancherebbe un enzima (L’ALCOL DEI DROGENASI CHE METABOLIZZA L’ ALCOL A LIVELLO GASTRICO ED EPATICO), TALE ENZIMA E’ ASSENTE NELLE GIOVANI DONNE E QUESTO SPIEGHEREBBE LA GRANDE VULNERABILITA’ DELLE STESSE DI FRONTE ALLE BEVANDE ALCOLICHE.


UN ALTRO CONSIGLIO PER LE DONNE IN ETA’ FECONDA E’ CHE LA PILLOLA ANTCONCEZIONALE PUO’AMPLIFICARE GLI EFFETTI DELL’ALCOL.

• PER LE DONNE IN GRAVIDANZA E’ NECESSARIO RICORDARE CHE L’ALCOL ETILICO OLTREPASSA LA BARRIERA PLACENTARE E PUO’ PROVOCARE GRAVI DANNI AL FETO, CON RITARDO DELLA CRESCITA, DISFUNZIONI NERVOSE, MALFORMAZIONI CARDIACHE;
• INFINE IL CONSUMO DI ALCOLICI DEVE ESSERE EVITATO IN TUTTI COLORO CHE HANNO GRAVI DISFUNZIONI EPATICHE E IN CHI ASSUME SEDATIVI E ANTIDEPRESSIVI DI OGNI TIPO. SCONSIGLIATO ANCHE A CHI SOFFRE DI REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO, GASTRITE, TRIGLICERIDI ELEVATI;
• LA DOSE MASSIMA IN OGNI OCCASIONE NON DEVE SUPERARE I 4 BICCHIERI;
• RICORDARE SEMPRE CHE IL VINO E’ UN GRANDE AMICO DELLA SALUTE SOLO QUANDO E’ BEVUTO A SORSI E CON GRANDE MODERAZIONE.


Notizie curiose sul vino e i suoi effetti


Molti considerano il vino uno stimolante del sistema nervoso, in realtà il vino più che stimolare, deprime, e ad alte dosi da una erronea sensazione di onnipotenza e grandezza.


• A basse dosi stimola l’appetito in quanto stimola la secrezione di acido cloridrico, Però ad alte dosi lo blocca e provoca gastriti croniche.
• A basse dosi stimola la digestione migliorando la secrezione salivare, gastrica e intestinale ad alte dosi continuate nel tempo provoca gravi danni a carico della bocca , dell’esofago, dello stomaco e del pancreas.
• A piccole dosi, causa il suo effetto disinibente, può essere afrodisiaco, ad alte dosi provoca una diminuzione dell’efficienza sessuale, in quanto inibisce la secrezione di testosterone provocando problemi per l’erezione.
• Non è vero che il vino riscalda, provoca solo una vasodilatazione cutanea arrossando la pelle ma così facendo la temperatura si abbassa. Se guardate il viso di un alcolista potrete annotare che è rossastro e sembra gonfio;
• Non è vero che il vino faccia sangue solo perchè vediamo la pelle dei bevitori arrossata, in verità il vino arrossa la pelle provocando vaso dilatazione cutanea, anzi inibisce la produzione di acido folico ed è causa di anemie.

 

 

 

Considerazioni finali


La storia dell’uomo è legata alla storia del vino; il vino, la vite, la vigna sono un dono che la natura ci ha fornito per rendere la nostra vita più piacevole, i vari componenti del vino sono a nostra disposizione per aumentare il piacere sensoriale di un pranzo o di una cena, gli aromi e i delicati effluvi che provengono da quella che gli antichi chiamavano BEVANDA DEGLI DEI devono potenziare e amalgamarsi con ciò che mangiamo in maniera tale che il vino potenzi il piacere del cibo e viceversa. E’ però opportuno limitare le dosi , bere a piccoli sorsi, amalgamare i sapori, solo così potremo usufruire dei benefici che questo nettare ci può apportare a difesa non solo del nostro piacere ma anche del nostro benessere non ci rimane che ricordare che bere in maniera moderata (10 bicchieri a settimana per gli uomini, 5 bicchieri a settimana per le donne) ci allunga la vita, ce la rende più piacevole, stimola l’autostima, migliora la fantasia, e ci permette di dire senza temere di essere criticati che un pranzo senza vino è come un giorno senza sole, una notte senza amore, un bimbo senza sorriso.
Spero di esservi stato utile, di avervi aiutato a vivere più a lungo, di avervi fatto capire che nella vita la giusta dose è il compromesso onorevole per dare più vita ai giorni e non più giorni alla vita!

 



Dott. FERNANDO SANTUCCI - Direttore Sanitario del Poliambulatorio Valturio