PER SALVARE LA LUCE DEI NOSTRI OCCHI

09/10/2009

Intervista al Dott. Luca Cappuccini

Come affrontare le malattie oculari più diffuse

di Lorella Barlaam, articolo uscito su Chiamami Città il 7 ottobre 2009.

«Le più diffuse patologie oculari”, ci ha spiegato il dott. Luca Cappuccini, direttore dell’U.O. oculistica dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e direttore del dipartimento Chirurgia generale e specialistica, «sono certamente quelle legate all’invecchiamento,come la cataratta, il glaucoma e la degenerazione maculare retinica, la cui diffusione crescente è un effetto dell’allungamento della vita media. Ma è importante notare che, se pure le forme sono più gravi dopo i 65 anni, queste patologie possono insorgere a tutte le età, anche quella pediatrica.»

Dott. Cappuccini,, quando bisogna consultare l’oculista?

«Un controllo dei bambini intorno al primo anno di scuola andrebbe fatto per escludere le malattie più diffuse. In assenza di patologie o difetti di rifrazione (come la miopia o l’ipermetropia), e se non c’è una specifica predisposizione familiare al glaucoma o alla degenerazione maculare – nel qual caso è necessario controllarsi prima possibile - diventa importante un follow up annuale dopo i 45 anni, quando iniziano a manifestarsi glaucoma, cataratta e patologie di tipo retinico. Inoltre l’esame del fondo dell’occhio, eseguito durante la visita, monitora l’andamento di patologie sistemiche come l’ipertensione arteriosa. Il fondo dell’occhio è l’unico punto del corpo in cui si possono vedere le arterie senza fare un’angiografia, e il suo esame è importante anche per il follow up del paziente diabetico, per prevenire la retinopatia diabetica e valutare l’andamento metabolico.»

Può spiegarci in cosa consistono glaucoma e degenerazione maculare?

«Il glaucoma è una patologia degenerativa del nervo ottico, provocata dall’ipertensione oculare, che causa un progressivo restringimento del campo visivo, fino alla cecità. La terapia è medica, con colliri, se non basta si ricorre alla chirurgia: in questo campo la tecnologia ha fatto progressi impensabili, ideando microsistemi valvolari che fanno defluire l’umor acqueo, regolando la pressione interna dell’occhio. La degenerazione maculare è una diffusa patologia legata all’età, prima causa di cecità “legale” nei paesi occidentali. La macula è la zona centrale della retina, 400 micron di dimensione, ed è costituita unicamente di cellule nervose (fotoricettori) che “catturano” l’immagine e la inviano al cervello, trasformando lo stimolo da fisico in elettrico. Nella “maculopatia” queste cellule si atrofizzano, smettendo di funzionare. Se la maculopatia è “secca”, il danno è irreversibile, se “essudativa” è possibile trovare un aiuto nei farmaci anti-VEGF, vascular endotelial grow factor, attraverso una recentissima terapia locale, che dà una speranza maggiore.»

Quale forma di prevenzione è possibile?

«La maculopatia è dovuta a cause congenite o genetiche, ma è senz’altro peggiorata dall’esposizione ai raggi ultravioletti. Proteggere gli occhi dai raggi solari sempre, anche d’inverno, è sicuramente la prevenzione migliore per le patologie retiniche. Inoltre, dato che i processi di invecchiamento delle cellule nervose sono processi ossidativi, sono d’aiuto gli antiossidanti assunti attraverso una dieta ricca di frutta e verdura e di Omega 3: come quello contenuto nel pesce azzurro, di casa da noi.»